È bloccato da un contrasto tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il decreto per la costituzione della centrale di progettazione delle opere pubbliche, prevista dalla Legge di bilancio 2019.
La bozza del decreto disegna la centrale con una direzione centrale a Roma e fino a 8 articolazioni territoriali. La nuova struttura si occuperà degli edifici della pubblica amministrazione.
La bozza prevede i seguenti compiti della centrale: manutenzione ordinaria e straordinaria, valorizzazione ed efficientamento energetico, gestione delle procedure d’appalto, modelli innovativi progettuali ed esecutivi per edifici e opere similari con elevato grado di uniformità e ripetitività, riqualificazione sismica, validazione di progetti di altre pubbliche amministrazioni e consulenza qualificata sulla progettazione degli interventi di realizzazione e manutenzione di beni ed edifici pubblici.
L’Agenzia del Demanio dovrebbe disciplinare l’organizzazione della centrale e predisporre apposite linee guida per individuare i settori prioritari di azione e le modalità operative degli interventi.
L'Agenzia del Demanio inoltre dovrà, in raccordo con il ministero delle Infrastrutture, definire ogni 6 mesi le modalità per un’azione sinergica.
Tuttavia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vorrebbe che le competenze principali della centrale siano affidate alle strutture ministeriali.
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