Si è da poco conclusa la 47a edizione del Forum The European House Ambrosetti a Cernobbio. Uno degli interventi più coinvolgenti è stato quello di Bruno Le Maire, ministro dell'Economia francese che ha esordito con alcune domande tranchant.
“La Cina ha la via della seta, gli Usa lo spazio”. E l'Europa? “Con la pandemia entriamo davvero nel 21esimo secolo: che ruolo vogliamo svolgere? Vogliamo porci l'obiettivo di lanciare un nuovo modello strategico?”
È giunto il momento, secondo il ministro del governo Macron, che l’Europa si coalizzi da un punto di vista economico, per diventare una superpotenza proprio come Cina e Usa. Questo perché nessun Paese europeo ha competenze, risorse, capitale per farcela da solo.
I tre pilastri per essere competitivi
In una successiva intervista concessa a Il Giornale il ministro ha chiarito che il modello che propone si poggia su tre pilastri: “elezione dei settori dove possiamo essere competitivi; capacità di finanziamento, per la quale l'unione bancaria è fondamentale; e soprattutto collaborazione, non possiamo permetterci di competere tra noi. Ci sono tre Paesi in Europa, Italia, Francia e Germania: su singoli progetti dobbiamo metterci insieme e decidere chi guida la ricerca, chi la produzione”.
C’è però il nodo da sciogliere su come far conciliare questo modello competitivo europeo con le rivalità economiche e finanziarie dei singoli stati membri. E di come superare i problemi dell’occupazione nelle joint venture transfrontaliere a velocità e sistemi fiscali differenziati.
“C'è spazio per tutti – ha tagliato corto Le Maire - basta trovare un sistema di condivisione corretto ed equo”.
Franco Metta