Confrontarsi sui temi tecnici rilevanti nell’ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi è stato l’obiettivo degli incontri che il Gestore dei servizi energetici ha organizzato, con il supporto di Confindustria, con numerose aziende ed associazioni di categoria in rappresentanza dei diversi settori industriali e dei servizi.
Grazie al proficuo confronto con tutti i soggetti coinvolti, è stato possibile chiarire alcuni aspetti applicativi e condividere le soluzioni ottimali alle principali problematiche emerse nel corso delle valutazioni dei progetti di efficienza energetica. Tali chiarimenti saranno raccolti in documenti tecnici e pubblicati periodicamente sul sito del Gse per supportare gli operatori nell’elaborazione delle proposte progettuali ai fini dell’accesso al meccanismo.
Tra le prime tematiche affrontate si inseriscono i progetti di efficienza energetica relativi agli impianti alimentati a biomasse e bioliquidi e, in tale ambito, il Gse ha pubblicato i documenti “Interventi di efficienza energetica relativi ad impianti alimentati a biomasse e bioliquidi” e “Procedura per la verifica del rispetto dei limiti di rendimento degli impianti alimentati a biomasse e bioliquidi” - IN ALLEGATO - che riportano sinteticamente i requisiti minimi, le metodologie di calcolo e la documentazione da predisporre in fase di presentazione dei progetti.
CHIARIMENTI SUGLI INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA RELATIVI AD IMPIANTI ALIMENTATI A BIOMASSE E BIOLIQUIDI. Il primo documento ha lo scopo rappresentare in maniera sintetica alcune delle tematiche oggetti di confronto tra il Gse e gli operatori sui progetti di efficienza energetica aventi ad oggetto impianti che utilizzano biomasse o bioliquidi.
Considerando che:
- per biomasse e bioliquidi si intende quanto definito dall’art. 2 del D.lgs. 28/2011; è pertanto compresa la frazione biodegradabile dei rifiuti;
- per impianto che utilizza biomasse o bioliquidi si intende qualunque impianto che utilizza come combustibile biomassa o bioliquidi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, caldaie aventi come fluido termovettore acqua calda, acqua surriscaldata, vapore, olio diatermico ed altri impianti quali generatori di aria calda, inceneritori, forni di cottura industriali (impianti per la produzione di cemento, calce, pane, etc.), essiccatori, etc.;
ai fini dell’accesso del meccanismo dei certificati bianchi, per interventi riguardanti impianti che utilizzano biomasse o bioliquidi, è necessario rispettare i requisiti previsti dall’Allegato 2 del D.lgs. 28/2011, con riferimento:
a) al rendimento di generazione degli impianti;
b) ai limiti delle emissioni in atmosfera;
c) alla tipologia di biomassa impiegata;
d) ai laboratori accreditati al rilascio delle attestazioni circa rispetto dei precedenti punti;
e) alle dichiarazioni dei produttori circa la corrispondenza degli impianti con quelli oggetto delle suddette attestazioni.
Pertanto, in fase di presentazione di un progetto è necessario rispettare i requisiti e le metodologie di prova indicati nella colonna “Requisiti” e “Metodologia di prova” della tabella seguente ed allegare la documentazione indicata nella colonna “Documentazione da fornire”.