Fisco

Certificati bianchi e corretto trattamento fiscale, chiarimenti dall'Agenzia delle entrate

Delucidazioni sul corretto trattamento fiscale dei componenti positivi di reddito originati dall'iscrizione in bilancio dei TEE da parte di una società soggetta al regime fiscale riservato alle imprese marittime (cosiddetto ''regime della Tonnage tax'')

martedì 7 febbraio 2023 - Alessandro Giraudi

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Con il quesito proposto, l'Istante chiede di conoscere il corretto trattamento fiscale dei componenti positivi di reddito originati dall'iscrizione in bilancio dei Titoli di Efficienza Energetica (cosiddetti ''certificati bianchi'' o TEE) da parte di una società soggetta al regime fiscale riservato alle imprese marittime (cosiddetto ''regime della Tonnage tax''), al fine di sapere se i suddetti componenti positivi inclusi nella voce A5 del conto economico tra ''Altri ricavi e proventi'' rientrino o meno nella determinazione forfettaria del reddito da assoggettare al predetto regime speciale di tassazione.


Nella Risposta n. 196 del 7 febbraio 2023 (in allegato), l'Agenzia delle entrate, “atteso l'inquadramento giuridico dei ''certificati bianchi'' quali titoli che certificano la misura della riduzione dei consumi energetici ed implicano il riconoscimento di un beneficio”, ritiene che “tali titoli, con particolare riferimento alle imprese ''non obbligate'' (come la società istante), rappresentino uno strumento di incentivazione alla riduzione del consumo energetico nell'ambito dello svolgimento dell'attività d'impresa, monetizzabile esclusivamente attraverso la loro vendita, e funzionale a premiare l'adozione di un determinato comportamento ''virtuoso'' volto alla realizzazione di investimenti e progetti di efficienza energetica”.


L'AdE ritiene “condivisibile la soluzione proposta dalla società istante di assoggettare tali componenti positivi di reddito al regime della Tonnage Tax, in quanto direttamente connessi ad operazioni riconducibili all'attività agevolata di trasporto marittimo”.


“Considerato, peraltro, che la monetizzazione dei TEE avviene esclusivamente attraverso la loro vendita sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali”, l'Agenzia delle entrate ritiene, “in linea con la soluzione proposta, che l'eventuale rilevazione di un differenziale di reddito positivo o negativo sia qualificabile come un componente originato da una mera attività di gestione del credito, che non assume natura finanziaria”.

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