Efficientamento energetico

Certificati bianchi: il GSE fa chiarezza sull'addizionalità degli interventi

I chiarimenti nell'incontro con una delegazione di aziende del settore cartario

martedì 19 luglio 2016 - Redazione Build News

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Sono online sul sito del Gse le risultanze e gli approfondimenti emersi nel corso dell'incontro tenutosi il 10 giugno scorso tra il Gestore dei servizi energetici e una delegazione di aziende del settore cartario guidata dalla Dr.ssa Bruni di Confindustria e dal Dott. Bertoglio di Assocarta.

Temi dell’incontro: la richiesta di approfondimenti, inerenti RVC a consuntivo; l'addizionalità degli interventi; i criteri di ammissibilità di alcune tipologie di intervento (aggiunta degli additivi, cambio delle materie prime, efficientamento della produzione di energia elettrica); il confine dell’intervento del programma di misura.

L’incontro ha consentito di confrontarsi sul metodo di valutazione adottato dal Gse con riferimento a particolari progetti di efficienza energetica per l’accesso al meccanismo dei certificati bianchi.

RICHIESTA DI APPROFONDIMENTI, INERENTI A RVC A CONSUNTIVO, IN MERITO AD ASPETTI RIGUARDANTI LA PPPM ASSOCIATA E LA RVC IN VALUTAZIONE. Il GSE ha ribadito che ciascuna RVC a consuntivo costituisce un’istruttoria e, come tale, deve essere valutata al fine di rendere il sistema stabile ed efficiente. Infatti, qualora in sede di rendicontazione, dovessero emergere: (i) anomalie nei risparmi rendicontati (a seguito di una qualche variazione delle condizioni che hanno portato alla definizione dell’algoritmo, o della baseline), (ii) ulteriori elementi di valutazione rispetto a quanto comunicato alla PPPM, (iii) non rispondenza del progetto proposto alla normativa vigente alla data di presentazione della PPPM, il GSE effettuerà ulteriori approfondimenti, riservandosi il diritto di chiedere al proponente nuove informazioni e nuova documentazione per verificare che il progetto sia in linea a quando disposto dalle Linee Guida (Deliberazione AEEGSI EEN 9/11) e dal Decreto Ministeriale 28 Dicembre 2012. Si sottolinea come sia necessario che il proponente fornisca documentazione accurata e completa per fare in modo che il GSE disponga di un quadro completo dell’istruttoria in valutazione e possa accertare la regolarità dell’intervento.

ADDIZIONALITÀ DEGLI INTERVENTI. Il GSE, in merito a quanto disposto dalle Linee Guida (Deliberazione AEEGSI EEN 9/11) sul tema dell’addizionalità dei risparmi, ha chiarito che la verifica del rapporto tra il costo sostenuto per la realizzazione del progetto e i risparmi conseguibili rappresenta uno degli strumenti utili per comprovare che i risparmi energetici non si sarebbero comunque verificati “per effetto dell’evoluzione tecnologica, normativa e del mercato”.

In particolare, bassi valori di tale parametro rappresentano un chiaro segnale circa l’opportunità per il proponente di realizzare l’intervento a prescindere dalla concessione dell’incentivo, grazie alla disponibilità di soluzioni tecnologiche in grado di garantire ritorni dell’investimento in tempi ridotti.

In merito alle voci da considerare per la costruzione del rapporto di cui sopra, il GSE ha chiarito che il proponente deve inoltrare informazioni sui costi di realizzazione strettamente connessi all’intervento, sui costi supplementari di manutenzione, sui costi di fornitura di tutti combustibili impiegati, dell’energia elettrica e di eventuali altri vettori energetici (es. vapore).

Infine, rispetto all’addizionalità tecnologica dei risparmi, il GSE ha chiarito che la verifica deve effettuata con riferimento alla soluzione tecnologica standard installabile alla data di realizzazione del progetto.

CRITERI DI AMMISSIBILITÀ DI ALCUNE TIPOLOGIE DI INTERVENTO (AGGIUNTA DEGLI ADDITIVI, CAMBIO DELLE MATERIE PRIME, EFFICIENTAMENTO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA). Il GSE ha chiarito come interventi quali l’aggiunta di additivi in fase di preparazione dell’impasto, nonché il cambio delle materie prime impiegate, non rientrano tra le categorie di intervento delle Linee Guida.

Rispetto ad interventi relativi all’efficientamento della produzione di energia elettrica, il GSE ha fatto presente che tale tipologia di intervento non è ammissibile al meccanismo dei certificati bianchi, ai sensi dell’art. 5.4 dei DD.MM. del 20 luglio 2004.

CONFINE DELL’INTERVENTO DEL PROGRAMMA DI MISURA. Durante l’incontro sono state affrontate due differenti casistiche relative ad interventi realizzati su:

1. utenze servite da più sistemi di generazione di energia, compreso un cogeneratore;

2. una specifica sezione di impianto i cui effetti siano riscontrabili anche sulle sezioni di impianto contigue a quella oggetto di intervento.

Rispetto al primo caso, il GSE ha chiarito che è necessario verificare se l’intervento proposto garantisce un effettivo risparmio di energia primaria. Ne consegue che, al fine di quantificare correttamente i risparmi netti generabili da progetti di cui al primo caso, è necessario:

1. definire un algoritmo con riferimento ai confini del progetto, ovvero al componente o sezione di impianto oggetto dell’intervento. Tale approccio, infatti, permette di individuare i risparmi addizionali rispetto alla soluzione tecnologica standard installabile alla data di realizzazione del progetto;

2. verificare che il progetto comporti un effettivo risparmio di energia primaria; a tal fine è necessario risalire a monte dei sistemi di generazione dell’energia, cogeneratore compreso, e garantire il risparmio di combustibile.

In fase di analisi, pertanto, è opportuno indagare tutti i flussi energetici in ingresso ed uscita dal progetto realizzato, valutando i contributi e le efficienze di conversione dei vari sistemi di generazione di energia e del cogeneratore. Il programma di misura e l’algoritmo, quindi, devono garantire che, qualora ci siano degli sbilanciamenti nell’esercizio del cogeneratore, rispetto alla situazione ex ante, sia garantito e correttamente calcolato l’effettivo risparmio di energia primaria dell’intero sistema.

Ai fini di un corretto controllo del sistema, pertanto, è necessario effettuare anche il monitoraggio dei consumi dei combustibili e delle produzioni di energia del cogeneratore.

Rispetto alla seconda casistica di interventi sopra indicati, il GSE ha chiarito che è possibile estendere il confine del programma di misura anche alle sezioni a valle dell’intervento di efficienza energetica, purché sia garantito che i risparmi generati siano riconducibili esclusivamente all’intervento stesso, ovvero che il programma di misura identifichi e tenga sotto controllo tutte le variabili che influenzano il progetto stesso. A tal proposito è necessario fornire documentazione più accurata e completa possibile.

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