“Il meccanismo dei certificati bianchi si deve basare su due principi fondamentali: certezza, evitando cambiamento delle norme con effetto retroattivo e discrezionalità nella loro applicazione, e trasparenza, rendendo pubbliche il numero di proposte di progetto e i programmi di misura (PPPM) non approvati, le richieste di verifica e certificazione dei risparmi (RVC) respinte, i tempi di risposta e contenziosi in essere”.
Lo ha sottolineato il Presidente AssoEsco, Roberto Olivieri, durante l’incontro di ieri con il Gse, convocato da Confindustria per un confronto in merito alle criticità riscontrate dalle imprese sulle procedure legate all’ottenimento dei Certificati Bianchi. All’incontro sono intervenute, insieme ad AssoEsco, numerose associazioni interessate alla riduzione della spesa energetica - Assocarta, Assovetro, Federchimica, Federacciai, Assistal, Anie, Utilitalia - per testimoniare come le recenti scelte del Gestore dei servizi energetici in relazione al riconoscimento dei titoli di efficienza energetica (Tee) sembrino dettate dalla volontà di scoraggiarne l’utilizzo, con l’evidente rischio di vanificare l’impegno normativo degli anni passati.
ISTITUIRE UN TAVOLO TECNICO. AssoEsco chiede l’istituzione di un tavolo tecnico permanente con la partecipazione del Gse, del Ministero e delle associazioni di categoria per la definizione dei contenziosi, delle baseline per i risparmi e delle nuove linee guida.
“AssoEsco, associazione delle Energy Service Company, ha recentemente portato a termine un censimento fra i suoi associati dal quale sono emerse numerose criticità nella gestione del riconoscimento dei Certificati Bianchi, con un particolare inasprimento negli ultimi mesi dell’anno” spiega Fabio Grosso, vicepresidente AssoEsco. “I dettagli del censimento sono disponibili, e possono essere di supporto per un esame puntuale delle criticità emerse, in un’ottica di collaborazione con il Gse”.
SPERANDINI (GSE): I CERTIFICATI BIANCHI RIENTRANO NEGLI AIUTI DI STATO. Durante l’incontro Francesco Sperandini, Presidente del Gse, ha esposto la sua visione del sistema dei certificati bianchi, in base alla quale il meccanismo rientra negli aiuti di stato, e questo è il motivo del rigetto di numerosi progetti di efficienza energetica avvenuto negli ultimi mesi. Si è comunque mostrato favorevole alla costituzione di tavoli tecnici con le associazioni confindustriali, anche a seguito dei numerosi interventi da parte dei presenti sulle difficoltà che questa discrezionalità porta al sistema e alle imprese.