Per rinnovare il successo dei certificati bianchi occorre innanzitutto essere consapevoli della loro efficacia valutando il rapporto fra gli investimenti e i risultati e confrontandoli con quelli degli altri strumenti di politica energetico climatica adottati negli stessi anni. Occorre inoltre che siano adeguatamente valutate le opportunità offerte da questo strumento nel creare sinergie con le politiche economiche e industriali volte a superare la fase di crisi economica e con gli investimenti per rilanciare la competitività del Paese.
Il loro aggiornamento deve essere collocato nel processo di evoluzione delle politiche che prevede anche il rafforzamento di strumenti come le diagnosi energetiche, la qualificazione dei soggetti specializzati (Esco, Ege), i sistemi di misura dei consumi energetici, le informazioni agli utenti, la contrattualistica mirata (EPC).Devono essere esaminate le criticità e le contraddizioni emerse nella gestione del meccanismo ma è soprattutto necessario individuare le soluzioni per un effettivo rilancio del suo funzionamento evitando un avvitamento burocratico che ne segnerebbe il depotenziamento e il declino.
Con questo spirito, nell’ambito della propria campagna “Efficienza Italia” gli Amici della Terra si propongono di offrire una sede di confronto tra gli operatori e le istituzioni che porti a soluzioni condivise e ad un nuovo slancio delle politiche per la promozione dell’efficienza energetica.
IN ALLEGATO LA BOZZA DI PROGRAMMA