La sottosegretaria di Stato per l’economia e le finanze, Maria Cecilia Guerra, ha risposto ieri 5 maggio in commissione Finanze della Camera all'interrogazione a risposta immediata n. 5-05919 Martinciglio, avente ad oggetto la possibile garanzia statale per finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari a fronte di cessione del credito del Superbonus 110%.
Ecco il testo della risposta:
In relazione all’interrogazione in riferimento, nella quale si lamenta che le banche, per concedere finanziamenti al committente di lavori del cosiddetto « bonus 110 per cento », richiederebbero garanzie ulteriori oltre alla cessione del credito del 110 per cento e si chiede, quindi, l’attivazione di una garanzia statale, si rappresenta che, allo stato, l’attivazione di un distinto beneficio (garanzia statale o fondo rotativo per l’erogazione di anticipazioni) per ottenere il finanziamento da ripagare col beneficio del bonus 110 per cento, potrebbe comportare maggiori oneri non quantificabili a carico della finanza pubblica e potrebbe richiedere tempi tecnici non brevi per l’attivazione.
Come noto, il beneficio in questione è particolarmente attenzionato dal Governo, che nel decreto-legge approvato nel Consiglio dei ministri dello scorso 29 aprile e in corso di pubblicazione, ha introdotto ulteriori misure agevolative.
Pertanto, ci si riserva di valutare la possibilità di effettuare necessari e ulteriori approfondimenti tecnici – anche sotto il profilo del rispetto della disciplina degli aiuti di stato – per prendere in esame le criticità evidenziate.
Luca SUT (M5S), ringraziando per la risposta, ha auspicato che il Governo possa adottare presto misure per una soluzione della questione evidenziata. Ritiene infatti che ciò consentirebbe un più ampio accesso alla misura del Superbonus, rendendola maggiormente accessibile nei casi in cui le imprese, in ragione delle loro dimensioni, non sono in grado di riconoscere lo sconto in fattura ai committenti.