di Franco Metta
Non si è fatta attendere molto la risposta di Eurostat alla richiesta di parere formulata da Istat lo scorso 29 maggio. Il credito d’imposta connesso agli investimenti in beni previsti dal piano Transizione 4.0 deve essere inserito nei conti dello Stato tra le maggiori spese per l’intero importo del credito concesso.
Giusta quindi l’interpretazione formulata dalla Ragioneria di Stato che aveva portato poi all’esclusione della proposta di cedere a terzi i crediti 4.0 in fase di conversione in legge del decreto Sostegni.
Eurostat ha anche precisato che il Superbonus del 110%, che attualmente può essere ceduto a imprese e banche, può essere invece considerato come riduzione fiscale per la quota detraibile nell’anno.
Al fine di chiarire meglio questi aspetti, ovvero se una misura vada considerata a riduzione delle entrate fiscali per la quota detraibile nell’anno (non-payable) oppure come spesa per l’intero importo del credito concesso (payable), l’Istituto europeo intende pubblicare una guida metodologica, non appena si renderà disponibile la versione aggiornata dell’Mgdd (Manual on Government Deficit and Debt).