Concedere nuovamente la cessione multipla del credito, ma solo ai soggetti autorizzati da parte della Banca d’Italia. È questo il correttivo su cui si starebbe orientando il governo Draghi, dopo lo stop imposto con il decreto Sostegni Ter, che com’è noto ha stabilito che i crediti fiscali maturati in seguito a interventi agevolati con i bonus edilizi possono essere ceduti una sola volta. La soluzione prospettata riconoscerebbe, da un lato, il rischio di bloccare i cantieri e di vanificare gli effetti positivi dei vari bonus, dall’altro però non si intende mollare la presa sotto il profilo dei controlli e delle truffe, anche con maggiori controlli preventivi.
Al di là del merito, la questione è urgente. Non si possono certo aspettare i 60 giorni di tempo per la conversione in legge del decreto Sostegni Ter, per il quale diversi esponenti parlamentari sarebbero già pronti a depositare vari emendamenti. Negli scorsi giorni, tutti i principali attori della filiera edilizia hanno protestato contro l’art. 28 del decreto, chiedendone l’abolizione o un’immediata modifica.
Secondo quanto si apprende da ItaliaOggi potrebbe arrivare quindi anche un emendamento interpretativo delle disposizioni già in essere con il decreto antifrodi (D.L. 157/2021), confluite poi nella Legge di Bilancio, che consenta – nel caso di misura cautelare sul credito per l'accertamento della frode – di non far perdere il diritto di utilizzo delle quote non fruite dal momento in cui cessino gli effetti della misura cautelare.
Allo stesso modo, si auspica un’interpretazione normativa che chiarisca l'intangibilità del diritto a utilizzare il credito d’imposta per i cessionari che non hanno concorso in illeciti del beneficiario, delimitando altresì il campo di responsabilità del cessionario alla responsabilità in concorso nella genesi della detrazione di imposta. Infine si chiede di rafforzare il vaglio preventivo delle Entrate come una sorta di bollino di autenticità sulla circolazione della cessione. Una forma di tutela che metta al riparo gli intermediari dagli effetti dei sequestri.
Franco Metta