Come scritto, il decreto-legge prevede ulteriori e più incisive misure per la tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. In particolare, sono introdotte misure volte a rivedere la disciplina relativa alle modalità di fruizione delle agevolazioni fiscali suddette, anche con riferimento alla disciplina della cessione dei crediti e dello sconto in fattura in luogo delle detrazioni fiscali.
Dunque, come fare domanda per lo sconto in fattura e cessione del credito entro i limiti stabiliti dal nuovo Decreto Legge Superbonus rispetto ai lavori del 2023?
La cessione del credito verrà bloccata anche per chi ha inviato la CILA (Comunicazione di inizio lavori) entro il 16 febbraio 2023 ma non ha ancora effettuato i pagamenti (comm. 3 del D.L).
Per le cosiddette CILA ancora ferme ("dormienti") per le quali non vi è nessuna fattura che ne documenti le spese effettuate, lo stop è stato confermato al 30 marzo, con l'entrata in vigore del D.L.
Per quanto riguarda, invece, la remissione in bonis, ovvero la possibilità di correggere le eventuali comunicazioni sulla cessione del credito la scadenza è fissata al 4 aprile 2024, pagando una multa di 250 euro (entro e non oltre il 15 ottobre 2024).
Lo stop alla cessione del credito e dello sconto in fattura non si applica su tutti quegli immobili colpiti dai terremoti (2009-2016) con un limite di 400 milioni di euro per l'anno 2024, di cui 70 milioni per gli eventi sismici del 6 aprile 2009, dunque Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.