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Chiusini (o 'tombini'), in italiano la norma UNI EN 124:2015

La nuova edizione è stata suddivisa in 6 parti al fine di prendere in considerazione anche i nuovi materiali presenti sul mercato

mercoledì 12 ottobre 2016 - Redazione Build News

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È stata pubblicata nei giorni scorsi la nuova edizione in lingua italiana della norma UNI EN 124 "Dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali".

La norma si applica ai dispositivi di coronamento e chiusura dotati di una dimensione di passaggio fino a un metro, destinati a essere installati in zone soggette a traffico pedonale e/o veicolare.

La nuova edizione della UNI EN 124:2015 è stata suddivisa in 6 parti al fine di prendere in considerazione anche i nuovi materiali presenti sul mercato: infatti, mentre la parte 1, più generale, è dedicata alle definizioni, alla classificazione, ai principi generali di progettazione, ai requisiti di prestazione e ai metodi di prova, le altre parti della norma riguardano i chiusini fatti con diverse famiglie di materiali (definendo per ciascuna specifiche prove e requisiti da soddisfare) rispettivamente in ghisa (parte 2), in acciaio e lega di alluminio (parte 3), in calcestruzzo armato (parte 4), in materiale composito (parte 5), in polipropilene (PP), polietilene (PE) o polivinilcloruro (PVC-U) (parte 6).

La norma attribuisce ai chiusini sei differenti classi in base all’impiego previsto, classificazione che è strettamente collegata al luogo di installazione. Fornisce inoltre informazioni sui materiali, specifica i requisiti per la progettazione (ad esempio aperture di areazione nei coperchi, dimensioni di passaggio per gli addetti, posizionamento di coperchi e griglie ecc.) e i requisiti di prestazione (ad esempio capacità portante del carico, resistenza allo scivolamento e sicurezza a prova di bambino). Spiega infine i procedimenti per effettuare tutte le prove volte a verificare che i chiusini rispettino i requisiti previsti dalla norma stessa (ad esempio prove di resistenza allo scivolamento, prove per il fissaggio dei coperchi al telaio, prove di stabilità, ecc.).

Secondo Marco Veronesi (coordinatore del gruppo di lavoro UNI “Chiusini di pozzetti e separatori” e delegato italiano ai lavori europei del CEN/TC 165 “Ingegneria delle acque reflue”) “questa norma è importante perché rappresenta un riferimento certo per i produttori ma anche - e soprattutto - una garanzia per gli utilizzatori”.

“Visto che la norma non è ancora stata armonizzata a livello europeo - spiega Veronesi - e per evitare che si crei confusione sul mercato, UNI ha deciso di redigere e pubblicare un rapporto tecnico nel quale verranno date precise indicazioni sull’applicazione della nuova versione della norma: il TR contribuirà a fare chiarezza in questo settore”.

I fabbricanti, gli importatori e i distributori di chiusini potranno utilizzare la vecchia edizione del 1995 fino al 31 marzo 2017, dopo di che dovranno passare alla nuova versione del 2015 applicando su base volontaria i nuovi schemi di certificazione rilasciati dagli enti indipendenti di certificazione ad essa accreditati.

“Questo - conclude Veronesi - permetterà di garantire che la qualità dei prodotti attualmente utilizzati sul mercato venga mantenuta e di minimizzare i disagi per i produttori e gli utilizzatori fino al momento in cui la norma sarà citata nella Gazzetta ufficiale europea e diventerà armonizzata, quindi con la necessità di marcatura CE”.

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