Sarà lo Studio 015 Viganò a progettare il quartiere della Città della Scienza di Roma. Il team di progettazione milanese si è aggiudicato la vittoria del concorso internazionale 'Progetto Flaminio' che, bandito lo scorso dicembre dalla CDPI Investimenti Sgr di accordo con l'amministrazione comunale, mira alla rigenerazione dell'area di 5,1 ettari delle ex caserme di via Guido Reni, di fronte al museo Maxxi.
Residenze, spazi commerciali, aree ricerative e il Museo
Il concorso ha visto la partecipazione di duecentoquarantasei candidature da venti paesi, in prevalenza europei. Tra gli obiettivi richiesti dal bando lo sviluppo di 35mila mq di residenze (6mila per social housing), di 10mila mq con finalità ricettivo-commerciale, di 14mila mq di spazi e strutture pubbliche e dell’attesa Città della Scienza.
Una nuova 'centralità urbana'
Il progetto vincitore – annunciato nella giornata di ieri nel corso di una conferenza stampa presso i Musei Capitolini, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco di Roma Ignazio Marino e dell’Assessore alla Trasformazione Urbana del Comune di Roma l’architetto Giovanni Caudo e di Marco Sangiorgio, ceo di CDP- mira a generare una “nuova centralità urbana”.
Abbiamo pensato a un progetto che riutilizza, rigenera e ricicla un'area ormai centrale a Roma - ha detto Paola Viganò, titolare dello studio omonimo - proponendo un luogo dell'abitare contemporaneo, diverso ma allo stesso tempo ispirato a una tradizione romana. La città della scienza diventerà un luogo importante e attrattivo e molti saranno gli spazi pubblici.
Il masterplan presentato prevede "una continuità con il Tridente - viale Punturicchio a nord e viale del Vignola a sud - che coinvolga la piazza del Maxxi". La città della scienza verrebbe quindi posizionatava nord-est in continuità con lo spazio del Maxxi. Le attività commerciali su strada sono sistemate su via Guido Reni, mentre la parte più interna dell'area è dedicata ai servizi di carattere pubblico. Ai livelli superiori trovano collocazione le funzioni residenziali.
L'Hotel è collocato sul limite sud-est dell'area, lungo l'asse parallelo a via Guido Reni. L'idea è poi creare una nuova centralità urbana con due edifici su viale Vignola, destinati ad attività collettive: spazi per associazioni locali e un centro polivalente aperto, che potrebbe prendere le sembianze di una serra urbana.
Venerdì al museo del Maxxi sarà inaugurata la mostra di presentazione al pubblico dei risultati del concorso. La mostra sarà visitabile fino al 5 luglio.
La rinascita della città- ha commentato il sindaco Marino- deve passare per il recupero dei suoi spazi inutilizzati. Luoghi che devono esserle restituiti con l'aiuto della parte più propositiva del mondo dell'impresa e con la partecipazione degli stessi cittadini.