Progetti

Città di Castello (PG), rifacimento della copertura del Museo Burri ex seccatoi del Tabacco

La scelta del materiale isolante ha privilegiato la soluzione Stiferite Class B provvisto di un rivestimento superiore in velo di vetro bitumato

lunedì 4 giugno 2018 - Redazione Build News

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Gli ex seccatoi a Città di Castello (PG) ospitano oggi le opere realizzate negli ultimi vent’anni da Alberto Burri, artista poliedrico le cui opere sono esposte nei più importanti musei del mondo. La Fondazione, che ha la sua sede principale in Palazzo Albizzini, decise di acquistare gli spazi degli ex seccatoi tabacco per ospitare in modo permanente la sua ultima produzione. Il complesso industriale venne realizzato tra il 1958 ed il 1965 nella immediata periferia di Città di Castello ed è composto da 11 capannoni dalle dimensioni particolari e assolutamente estranee agli standard dell’epoca: la lavorazione del tabacco sub-tropicale richiedeva infatti particolari condizioni di riscaldamento e ventilazione ottenute anche grazie alle dimensioni degli ambienti interni realizzati con un’altezza utile di 14 metri.


Alla fine degli anni ’80 la Fondazione decise di acquistare l’intero complesso, avviando i lavori per la sua trasformazione in polo museale il cui progetto venne curato dagli architetti Alberto Bacchi e Tiziano Sarteanesi che lavorarono in stretto contatto con il maestro Burri. L’intervento di rifunzionalizzazione è stato orientato al mantenimento delle caratteristiche di essenzialità delle vaste strutture industriali che ben si adattavano alle esigenze espositive delle grandi opere dell’artista. Un progetto conservativo che non ha però rinunciato a una forte caratterizzazione, ottenuta grazie alla colorazione nera di tutte le pareti esterne - voluta dallo stesso Burri come segno distintivo della sua poetica – che fa sì che il completto si stagli all’interno di un’area verde utilizzata anche per ospitare alcune grandi sculture dell’artista.

RECENTI INTERVENTI. Un compendio immobiliare così ampio e articolato, con edifici per una cubatura complessiva di 126.000 metri cubi e destinato ad una fruizione così intensa, richiede costanti e attente opere di manutenzione e conservazione di cui si fa carico la Fondazione voluta dall’artista. Tra gli interventi più recenti ricade anche il rifacimento di parte delle coperture dei seccatoi che ha interessato circa 5.000 dei 12.000 metri quadrati complessivi. I lavori, resi necessari dall’esigenza di consolidare alcune zone della calotta cementizia, hanno comportato la rimozione del manto impermeabile preesistente e l’adozione di un nuovo pacchetto di copertura correttamente isolato.


La scelta del materiale isolante ha privilegiato la soluzione Stiferite Class B provvisto di un rivestimento superiore in velo di vetro bitumato che lo rende idoneo all’applicazione sotto membrane bituminose saldate mediante sfiammatura. Oltre alla perfetta compatibilità con i materiali bituminosi, utilizzati per la barriera al vapore e il manto impermeabile, e con la tecnologia applicativa a caldo, la soluzione Stiferite è stata adottata per le elevate prestazioni isolanti, le caratteristiche fisico-meccaniche, la lavorabilità e la resistenza alle temperature di esercizio elevate che possono essere raggiunte dalle coperture con manto impermeabile a vista.

La nuova stratigrafia della copertura ha previsto:

  • la stesura di una barriera al vapore;
  • il fissaggio meccanico dello strato isolante costituito da pannelli Stiferite Class B di dimensioni 600 x 1200 x70 mm. Per conformarsi al meglio alla curvatura della copertura i pannelli sono stati posati con il lato più lungo parallelo alla linea di gronda e a giunti sfalsati;
  • la posa del manto impermeabile bituminoso autoprotetto da scaglie di ardesia. La finitura del manto  è di colore rosso, come previsto dal progetto di restauro dell’intero complesso e come richiesto anche dal Piano Regolatore del Comune di Città di Castello attento al rispetto del cromatismo architettonico tipico della zona.

Caratteristiche dei prodotti utilizzati

Stiferite Class B è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP, specifico per l’applicazione mediante sfiammatura, e quella inferiore con fibra minerale saturata.

Dimensioni Standard: 600 x 1200 mm
Spessori: da 30 a 160 mm
Conducibilità termica:
λD=0,028 W/mK da 30 a 70 mm
λD=0,026 W/mK da 80 a 110 mm
λD=0,025 W/mK da 120 a 160 mm

Principali applicazioni
Il pannello Class B è indicato per l'isolamento di coperture anche sotto manti impermeabili bituminosi a vista e dove si richiede un’elevata resistenza alla sfiammatura durante la posa e una elevata resistenza alla compressione, e per l’isolamento di pavimenti carrabili. Il pannello Class B è utilizzabile per temperature continue comprese fra -40 °C e +110 °C.  Per brevi periodi possono sopportare anche temperature fino a + 200 °C, o equivalenti alla temperatura del bitume, senza particolari problemi.

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