L’istituzione delle città metropolitane quali “enti territoriali di area vasta”, avvenuta con legge n. 56 del 2014, costituisce un elemento di discontinuità nell’architettura delle autonomie locali disegnata dalla Costituzione del 1948 e rimasta da allora sostanzialmente invariata, nonostante la loro previsione nella recente riforma del Titolo V. La discontinuità deriva dall’innovativa concezione degli enti intermedi tra comuni e regioni i quali, a differenza delle province che erano state inizialmente disegnate come prefetture, non sono più considerati come un’articolazione dell’amministrazione statale corredata di una debole investitura di autonomia, bensì come entità che traggono appieno la loro legittimazione dal territorio rappresentato. La discontinuità deriva anche dal carattere sistemico delle competenze attribuite ai nuovi enti, in confronto alla sommatoria di funzioni in precedenza conferite alle province, le quali erano ritagliate in maniera interstiziale, se non residuale, rispetto a quelle dei comuni e delle regioni.
Gli esiti della riforma rimangono tuttavia incerti, per ragioni che attengono all’indeterminatezza della natura dei nuovi enti (compendiabile nella vaghezza del concetto di area vasta), dei nuovi rapporti che si verranno a configurare con gli enti locali di ordine superiore (regioni), inferiore (comuni) e paritario (le nuove province o agenzie provinciali e le unioni di comuni), del quadro delle risorse disponibili a fronte delle nuove funzioni conferite e, soprattutto, dell’approccio sistemico che sono chiamati ad adottare.
Senza dire, per il momento, delle implicazioni istituzionali, politiche e finanziarie conseguenti a eventuali variazioni della dimensione territoriale della città metropolitana, in un processo di adeguamento alla dimensione di area vasta. A fronte delle opportunità offerte dal nuovo istituto, vi è insomma il rischio di una sua deriva verso l’unione di comuni o il mantenimento, di fatto, della vecchia provincia sub specie “città metropolitana”.
Il seminario intende costituire, non soltanto un’occasione per dibattere su questi temi con esperti e operatori locali, bensì il punto d’avvio di un percorso che veda l’Università Iuav di Venezia – che si definisce “università del progetto” e che possiede capacità coprenti l’intera gamma delle competenze affidate agli enti di area vasta – quale interlocutore istituzionale, scientifico e tecnico nel sistema degli attori che si sta configurando attorno al nuovo assetto delle autonomie locali.
PROGRAMMA
h. 9.30 > 13.30
La città metropolitana e la riforma del governo locale
Palazzo Badoer, aula Tafuri
saluti
Alberto Ferlenga, rettore Università Iuav di Venezia
Piercarlo Romagnoni, direttore Dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi
h. 9.45 > 10
introduce e presiede
Giandomenico Falcon, Università degli Studi di Trento
h. 10 > 11
La città metropolitana nel sistema dei poteri pubblici secondo l’urbanista, l’economista e il giurista
Luciano Vettoretto, Università Iuav di Venezia
Augusto Cusinato, Università Iuav di Venezia
Giuseppe Piperata, Università Iuav di Venezia
h. 11 > 12
La città metropolitana di Venezia
Luigi Brugnaro, sindaco della Città metropolitana di Venezia
Amerigo Restucci, Fondazione di Venezia
Adriana Vigneri, Fondazione Astrid
Fulvio Cortese, Università degli Studi di Trento
h. 12 > 13
La città metropolitana nelle prime esperienze applicative
Alessandro Sterpa, Università degli Studi della Tuscia
Simone Torricelli, Università degli Studi di Firenze
Claudia Tubertini, Università di Bologna
h. 13 > 13.30
conclude
Marco Cammelli, Università di Bologna
h. 15 > 17
La città metropolitana veneta: un nuovo ambito di progettualità per l’Università Iuav di Venezia – tavolo di lavoro
Palazzo Badoer, aula consiglio
modera
Laura Fregolent
intervengono
Renzo Dubbini, prorettore dell’Università Iuav di Venezia
Caterina Balletti, direttrice Circe Laboratorio di Cartografia e Gis
Antonella Cecchi, direttore Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione
Carlo Magnani, direttore Dipartimento di Culture del progetto
Piercarlo Romagnoni, direttore Dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi
hanno annunciato la partecipazione:
Stefano Boato, Tommaso Bonetti, Emanuela Bonini Lessing, Guido Borelli, Agostino Cappelli, Augusto Cusinato, Armando Dal Fabbro, Francesco Gastaldi, Fernando Lucato, Giovanna Marconi, Nino Marguccio, Anna Marson, Marco Mazzarino, Chiara Mazzoleni, Ezio Micelli, Stefano Munarin, Francesco Musco, Aldo Norsa, Domenico Patassini, Gianfranco Perulli, Giuseppe Piperata, Matelda Reho, Luca Romano, Salvatore Russo, Luciano Semerani, Stefania Tonin, Chiara Tosi, Sebastiano Trevisani, Maria Rosa Vittadini
INFORMAZIONI: segreteria Dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi tel. 041.257.1330-2310 | email segreteria.dppac@iuav.it