“È estremamente importante definire politiche che mirino a includere le autorità locali e le comunità nel complesso ciclo della gestione dei rischi, promuovendo l’impegno e la leadership dei singoli territori. Per questo, crediamo che pianificare per tempo, a livello nazionale, strategie per la riduzione dei rischi da disastri sia la strada vincente da percorrere. Ovviamente, per essere efficaci, queste strategie devono essere supportate attraverso l'implementazione delle politiche di governo a ogni livello e da una disponibilità costante e adeguata di risorse”.
Lo ha detto il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, nel corso dei lavori della terza Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio da disastri, che si conclude oggi in Giappone, a Sendai.
STRATEGIA PER INCREMENTARE LA CAPACITÀ DI RESILIENZA NEI PROSSIMI 15 ANNI. Obiettivo dell’evento – al quale hanno partecipato rappresentanti di Stati, organizzazioni non governative, della comunità scientifica e del settore privato – è completare la valutazione e la revisione del piano decennale (2005-2015) Hyogo Framework for Action e adottare, a livello globale, la migliore strategia possibile per raggiungere, nei prossimi quindici anni, risultati concreti in materia di sviluppo sostenibile e incremento delle capacità di resilienza dei territori esposti ai rischi.
Secondo i recenti rapporti prodotti dall’Ufficio dell’ONU per la riduzione del rischio (UNISDR, United Nations Office for Disaster Risk Reduction), anche negli ultimi dieci anni la frequenza e gli effetti delle catastrofi e delle emergenze sono decisamente cresciuti, con costi derivati che raggiungono ormai la cifra di circa 300 miliardi di dollari l’anno.
“È chiaro come il concetto di resilienza nei contesti urbani debba entrare sempre più nelle agende dei governanti e nella cultura quotidiana dei cittadini: dobbiamo investire, con pazienza, in strategie che permettano di diffondere e radicare nelle comunità una matura cultura della prevenzione, recuperando la memoria del passato, dei disastri, per far crescere la consapevolezza dei rischi esistenti sui territori, soprattutto tra i più giovani”, ha sottolineato Gabrielli.
LETTERA DI FASSINO (ANCI) A GABRIELLI. In occasione dell'evento, il Presidente dell’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani), Piero Fassino, ha scritto una lettera a Gabrielli per sottolineare i risultati finora conseguiti e l’interesse dei Sindaci, nonché l’impegno portato avanti dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani sulle questioni relative alla resilienza.
Nel messaggio si sottolinea come, nell’ambito delle iniziative sui temi della protezione civile, l’ANCI stia promuovendo la Campagna mondiale dell’UN-ISDR Making Cities Resilient, riscontrando sempre grande interesse da parte dei Comuni e raccogliendo numerose richieste di adesione al programma che conta ad oggi oltre 130 amministrazioni locali e che propone una checklist con le misure essenziali per rendere le città resilienti. I dieci punti del programma Making Cities Resilient, infatti, evidenziano come nel far fronte al rischio da calamita’ naturali sia fondamentale il ruolo della comunicazione tra l’amministrazione locale, il sistema di protezione civile e i cittadini.
L’interesse sulle questioni della resilienza ha condotto anche alla realizzazione di un video (CLICCA QUI) che vede la presenza degli stessi sindaci.