Con il decreto prot. n. 378 del 17 ottobre 2013, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha istituito un gruppo di studio per la proposizione di una o più ipotesi normative per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni.
L'obiettivo è l'incentivazione fiscale di interventi per la riduzione del rischio, anche individuando le modalità di applicazione di incentivi fiscali per interventi di riduzione del rischio sismico del patrimonio esistente, graduati sulla base della tipologia di interventi, della valutazione quantitativa del rischio effettivo e della riduzione di rischio ottenuta con l'intervento, valutate anche mediante l'adozione di una idonea metodologia di classificazione.
Per conoscere i risultati del lavoro che è stato effettuato dal gruppo di studio, è stata presentata in commissione Ambiente della Camera una interrogazione a risposta immediata, alla quale ha risposto il 19 maggio scorso il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro.
LA RISPOSTA DEL SOTTOSEGRETARIO. “L'urgenza di affrontare la questione del rischio sismico in Italia – ha evidenziato il sottosegretario - attraverso un'azione sistematica di prevenzione strutturale, ossia attraverso il rafforzamento delle costruzioni esistenti, si ripropone non solo e drammaticamente dopo ogni terremoto distruttivo, ma anche dopo terremoti di non elevata magnitudo comunque in grado di produrre danni non trascurabili, evidenziando la notevole vulnerabilità delle costruzioni in Italia.
Il rischio sismico di una singola costruzione dipende da tre fondamentali fattori: la pericolosità del sito, la vulnerabilità della costruzione e l'esposizione delle attività, dei beni e delle persone presenti nella costruzione.
Il gruppo di studio all'uopo costituito ha elaborato specifiche linee guida prendendo in considerazione la classificazione in termini di vulnerabilità con la finalità di arrivare ad una classificazione riferita al rischio sismico dipendente non solo dalla vulnerabilità ma anche dalla pericolosità del sito e dall'esposizione.
Per la prima volta in Italia, si è cercato di tracciare un percorso chiaro per la classificazione del rischio sismico degli edifici.
Queste linee guida, che costituiscono un documento tecnicamente valido e innovativo, sono ad oggi all'esame dei competenti uffici tecnici del MIT e verranno a breve rese pubbliche; certamente potranno costituire un valido supporto all'azione di riduzione del rischio sismico – ha concluso Del Basso De Caro - nonché alla migliore comprensione e percezione del rischio sismico da parte dei proprietari delle costruzioni, pubblici o privati, e da parte dei progettisti”.
A CHE PUNTO SIAMO. Tuttavia, a distanza di più di tre mesi le linee guida non sono state ancora pubblicate."Ieri ho sollecitato il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici – ha spiegato Del Basso De Caro contattato da Public Policy - proprio perché a mia volta ero stato sollecitato, alla luce di quanto accaduto, dalla parlamentare che ha svolto l'interrogazione. Credo che siamo in dirittura di arrivo. Devono essere ancora esaminate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, credo con procedura di doverosa urgenza".
Per quanto riguarda i tempi, "Non dipendono da me, ma dalle commissioni tecniche. Non posso permettermi di dire quando saranno approvate. Posso dire – ha concluso il sottosegretario del Mit - che il documento sarà sottoposto con urgenza all'esame del Consiglio con l'auspicio di una rapida approvazione. E l'attività di sollecitazione l'ho già svolta".