Conoscere in anticipo gli effetti che i cambiamenti climatici potranno produrre se le azioni mitigatorie messe in atto non avranno successo, per capire non solo a cosa rischiamo di andare in contro nei prossimi anni ma anche per prepararci economicamente agli scenari più critici.
È questo lo scopo dello studio di tipo economico, voluto dal governo e commissionato dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Così il gruppo di esperti coinvolto, coordinato da Carlo Carraro, economista dell’ambiente presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia e membro dell’Ipcc, ha ipotizzato l’impatto sul sistema nazionale delle infrastrutture.
Il lavoro non è ancora del tutto completato ma una parte dei risultati dello studio sono stati resi noti. Ecco alcune ipotesi riassunte oggi dal Corriere della Sera, nel caso in cui non venissero azzerate le emissioni da CO2 entro mezzo secolo e la temperatura salisse di 3 gradi in media.
Il calo dei turisti
In Sicilia dovrebbe fare sempre più caldo. Ricordiamo i 49 °C dell’estate scorsa. Le precipitazioni diminuiranno del 14% e questo secondo gli economisti potrebbe portare a un calo dei turisti, -6% dall’Italia e -15% dall’estero. La regione più colpita dovrebbe essere però al Nord, e in particolare il Veneto. Venezia, nonostante il Mose, potrebbe divenire progressivamente inagibile, e conoscendo il peso della città sul comparto turistico, secondo gli analisti questo potrebbe portare a una perdita del 6% del Pil dell’intera regione. Sempre a Nord, in Friuli, l’aumento della temperatura farebbe venire a mancare le precipitazioni nevose, con conseguenze dirette anche qui sul comparto turistico. E per finire a Milano e in altre grandi città metropolitane si attendono ondate di caldo, che incideranno sullo stato di salute sia sul tasso di mortalità degli anziani sia sulla salute mentale della popolazione in generale. L’aspettativa di vita, già condizionata negativamente dal Covid, subirebbe un altro contraccolpo.
Lo studio di fatto conferma un aspetto che forse pochi considerano: la transizione ecologica ha certamente un costo, probabilmente elevato, ma anche non fare niente o non riuscire a ottenere risultati sul fronte del contrasto e della mitigazione dei cambiamenti, comporta un costo economico e sociale elevato, probabilmente superiore al primo.
Franco Metta