Le pompe di calore, in particolare quelle elettriche, rappresentano una soluzione impiantistica oggi sempre più frequente anche nel settore residenziale, sia grazie alle elevate prestazioni energetiche che possono garantire, sia perché - essendo classificate dalla Direttiva RES 2009/28/ UE (attuata in Italia dal Decreto 3 marzo 2011 n. 28) come sistemi alimentati da fonte rinnovabile - consentono di coprire per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni rilevanti gli obblighi imposti dalla legislazione vigente in termini di quota rinnovabile nella produzione di energia termica, frigorifera e produzione di acqua calda sanitaria.
Si assiste inoltre ad un’evoluzione negli edifici di nuova costruzione con proposte sempre più frequenti di edifici completamente “elettrici”, privi cioè di allacciamento alla rete gas naturale in cui la climatizzazione estiva ed invernale e la produzione di acqua calda sanitaria sono a date alle pompe di calore.
Su questo tema una rilevanza fondamentale avrà la riforma delle tariffe elettriche domestiche, avviata da gennaio 2016, ma a regime dal 1° gennaio 2018, che consentirà di superare le barriere all’entrata poste da un costo dell’energia elettrica troppo elevato per grandi consumatori domestici (come sono i possessori di pompe di calore) dovute alla struttura tariffaria progressiva in vigore fino al 31 dicembre 2015 e ancora parzialmente presente e all’effetto solo limitato in termini di benefici portato dall’introduzione da luglio 2014 della tariffa D1 dedicata alle pompe di calore.
Oggi in Italia solo il 29% dei consumi di energia elettrica è dovuto ad usi termici; tale percentuale sarà destinata inevitabilmente a crescere poiché aumentare la penetrazione degli usi elettrici anche per la climatizzazione significa aumentare la sostenibilità ambientale complessiva.
Secondo l’analisi condotta da RSE i vantaggi si possono così riassumere:
- risparmio energetico calcolato in termini di energia primaria utilizzata a parità di fabbisogno (in termini di volumi climatizzati o di acqua calda prodotta) grazie all’utilizzo di apparecchiature ad alta efficienza (pompe di calore per acqua calda e/o per climatizzazione);
- riduzione dei fabbisogni derivante dalle maggiori possibilità di dialogo con i contatori intelligenti e di ricorso a soluzioni domotiche, che aumentano la consapevolezza e l’attenzione dei clienti nell’uso dell’energia;
- maggiori possibilità di autoconsumare localmente anziché immettere in rete l’energia elettrica autoprodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili;
- maggiore ricorso anche alle fonti rinnovabili termiche.
In un Paese come l’Italia in cui gli installatori sono tradizionalmente abituati ad operare nel settore residenziale con generatori di calore a combustione si tratta di un passaggio anche culturale importante che richiederà sicuramente ancora qualche anno e che impone a tutti gli installatori di familiarizzare sempre di più con questa tecnologia (in particolare con le pompe di calore elettriche).
Queste breve volume, sponsorizzato da Haier e realizzato dall'ing. Fabio Minchio, ha l’obiettivo di descrivere la tecnologia e le sue diverse applicazioni.
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SOMMARIO
INTRODUZIONE
TIPOLOGIE DI POMPE DI CALORE
POMPE DI CALORE ELETTRICHE: COMPONENTI COSTRUTTIVE
SISTEMA MONOBLOCCO E AD ESPANSIONE DIRETTA
Split e monoblocco
Sistema Mono-split
Sistema Multi-split
Sistema VRF
COP
LE PRESTAZIONI DELLE MACCHINE
La norma UNI EN 14825
Sorgente aerotermico
DIMENSIONAMENTO
PRODUZIONE DI ACS
REFRIGERANTI
LA RIFORMA DELLE TARIFFE DOMESTICHE E LA TARIFFA D1: RISPARMIO ENERGETICO ED ECONOMICO
INCENTIVAZIONE