Progetti

Climatizzazione per il Centro per l’Arte Contemporanea

Per la riqualificazione del Centro Pecci di Prato sono state impiegate pompe di calore polivalenti di Climaveneta

venerdì 27 gennaio 2017 - Erika Seghetti

New Entrance of Centro Pecci.Photo by Lineashow

Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems, con il suo brand Climaveneta, ha fornito le unità per la climatizzazione al rinato Centro Pecci di Prato, in Toscana.              Dopo 6 anni di lavori e 3 anni di chiusura, nell’autunno del 2016 ha infatti riaperto i battenti il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci.

I lavori di ristrutturazione e ampliamento

Per garantire la giusta valorizzazione del patrimonio artistico, all’inizio degli anni Duemila il Centro Pecci ha deciso di raddoppiare la superficie espositiva e, allo stesso tempo, di ristrutturare l’edificio originario di Gamberini. L’ampliamento è firmato da Maurice Nio. L’edificio esistente viene integralmente conservato e lasciato intatto in tutti i suoi aspetti. A esso si accosta un nuovo volume a forma di anello che, riprendendo il disegno dell’originario parco circostante, si orienta verso la dimensione pubblica. Il nuovo edificio abbraccia quindi quello originario, donandogli una nuova facciata oltre ad un ingresso tutto nuovo e funzionale.


Il complesso nel suo insieme si estende su una superficie di quasi 10.000 metri quadrati, e oltre agli spazi espositivi ospita un archivio e una biblioteca specializzata, un teatro all’aperto da 1.000 posti, un cinema/ auditorium da 140 posti, uno spazio performativo da 400, un bookshop, un pub/bistrot e un ristorante, oltre a laboratori e varie sale riunioni.



Focus sulla sostenibilità
Il nuovo Centro Pecci non è innovativo solo dal punto di vista architettonico, ma vanta anche soluzioni impiantistiche all’avanguardia e un forte focus sulla sostenibilità. Illuminazione e comfort interno, che compongono le principali voci di spesa energetica di ogni edificio, sono qui stati studiati in modo da offrire l’ambiente migliore ai numerosi visitatori del Centro, ma garantendo allo stesso tempo il minimo impatto sui costi di gestione della struttura e sull’ambiente circostante.

L’impianto di climatizzazione
Dal punto di vista impiantistico l'intervento si caratterizza per la forma singolare dell'edificio, l'ampia presenza di vetrate per l’apporto di luce naturale e la continuità funzionale con il corpo di fabbrica esistente. L'intenso lavoro di preparazione svolto dai professionisti coinvolti nel progetto ha consentito di ottimizzare la posizione delle centrali e dei locali tecnici in generale e di coniugare le esigenze di comfort ed illuminazione.



Il cuore della centrale è composto da 2 pompe di calore polivalenti NECS-WQ 0512 condensate ad acqua controllate da MANAGER 3000, fornite da Climaveneta. Le pompe di calore polivalenti possono funzionare in solo freddo, caldo e freddo simultaneamente o solo caldo, adattandosi alle richieste dell’edificio e dei suoi occupanti, durante tutto l’anno.
Nella scelta delle unità per la produzione di fluido termovettore (acqua calda e refrigerata) i progettisti hanno optato per la soluzione con vettore energetico tutto elettrico
da rete, rinunciando alla produzione di energia da fonte non rinnovabile a combustione, sia pure con funzione di solo back-up. Una soluzione di questo è oggi possibile grazie alla disponibilità di macchine elettriche a ciclo termodinamico affidabili, con funzionamento h24 per 365 giorni all’anno, che consentono di svincolarsi dal generatore di calore a gas di riserva.

L’ing Dante Di Carlo, progettista dell’impianto di climatizzazione, afferma:  “Le pompe di calore polivalenti consentono di semplificare la progettazione d’impianto risolvendo le tradizionali difficoltà di termoregolazione nel funzionamento stagionale, pompa di calore – refrigeratore, e realizzando al contempo un recupero energetico all’interno del sistema edificio-impianto, non attuabile con i sistemi tradizionali. Questo porta vantaggi considerevoli in termini di efficienza energetica e quindi di risparmio nei costi gestionali.” E prosegue: “Nel caso specifico dell’ampliamento del Centro Museale “Pecci” è stato possibile selezionare unità polivalenti di tipo acqua-acqua, in assoluto le più efficienti dal punto di vista energetico, grazie alla costruzione di un pozzo artesiano per il prelievo di acqua di falda, ampiamente disponibile in loco”.

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