“Con il Pnrr l'Anac è chiamata da subito ad assumere un ruolo più determinante per la ripresa economica e lo sviluppo del paese sia in materia di appalti pubblici che per le funzioni di anticorruzione” – ha dichiarato lo scorso 4 maggio il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, intervenuto in audizione al Senato presso la 14' Commissione per le Politiche dell’Unione europea in merito al Disegno di legge 'Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge Europea 2019-2020'.
“Tra le nuove attribuzioni e competenze dell'Autorità vi sono lo sviluppo e l'implementazione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici (Bdncp), nonché la completa digitalizzazione delle procedure di gara e la qualificazione delle stazioni appalti, unitamente all'istituzione del Portale unico della Trasparenza.
Per garantire il tempestivo rispetto dei vincoli europei, l'Anac ha bisogno di rafforzare il proprio assetto organizzativo così da potenziare un’infrastruttura che favorirà la più rapida realizzazione di tutti gli altri obiettivi del PNRR.”
Busia ha poi elencato una serie di proposte di modifica al Codice appalti, tenendo conto anche di alcune procedure di infrazione dell'UE, evidenziando per primo la necessità di intervenire in materia di subappalto anche per allineare la disciplina nazionale alle norme europee. L’eliminazione della percentuale fissa di subappalto dai bandi di gara potrà facilitare la partecipazione delle piccole e medie imprese e deve essere accompagnata da un ridisegno delle responsabilità fra i partecipanti.
Per il Presidente dell'Anac, tramite la Bdncp, sarà possibile un più rapido sistema di autorizzazione al subappalto per evitare fenomeni corruttivi, intervenendo anche per affermare semplificazione, concorrenza e trasparenza senza limitare l’effettività dei controlli.
Altre proposte di modifica del Codice riguardano il ribasso dei prezzi applicabili alle prestazioni subappaltate, la necessità di prevenire l'elusione della disciplina antimafia, l’uso della digitalizzazione per agevolare i controlli e snellire le procedure, nonché la revisione del Casellario delle società di ingegneria per tener conto delle modifiche proposte all’articolo 46 del Codice.”