L’Antitrust ha indirizzato al Presidente del Consiglio alcune proposte tra le quali vi è quella che prevederebbe la sospensione del Codice italiano degli appalti per il tempo necessario a ultimare le iniziative e opere del Recovery Fund.
Al di là del fatto che tale proposta (vedi in allegato stralcio di interesse specifico) sembra aver poco a che a vedere con i temi della concorrenza, il Comitato di Presidenza FINCO (vedi allegato Comitato Presidenza) la ritiene errata e preoccupante, nel metodo e nel merito. Non è con ipotesi di scorciatoie che si può risolvere il problema in questione, neanche per un lasso di tempo prestabilito, definito “breve periodo”, che finirebbe poi per essere molto esteso.
Se si vogliono rendere piú rapide le realizzazioni delle opere la priorità, non aggirabile, da affrontare con rapidità e impopolare decisione – e che forse proprio per questo ultimo aspetto si è costretti a ribadire nonostante sia fatto noto a tutti gli addetti ai lavori – consiste nella riduzione e soprattutto qualificazione delle Stazioni Appaltanti, caratterizzate oggi da un grave, quando non gravissimo, livello di inadeguatezza sia burocratica che tecnica. Il tutto reso ancor piú problematico – specie nel settore delle costruzioni – dall’utilizzo esuberante, poco programmato e affatto controllato dello strumento dello smart working. Sarebbe Importante, per elaborare proposte realmente efficaci sul tema, confrontarsi con gli operatori.