Il 19 settembre si è svolta l'audizione dell'OICE presso la commissioni riunite, lavori pubblici e ambiente, di Senato e Camera sul nuovo codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50/2016).
Per l'OICE erano presenti il presidente Gabriele Scicolone, il vice presidente Giorgio Lupoi e il direttore generale Andrea Mascolini.
Fra i punti toccati nel corso dell'audizione: il positivo andamento del mercato negli ultimi tre mesi, la necessità di tenere fermi i principi fondamentali del decreto 50/2016 in termini di centralità del progetto e alcune proposte migliorative riguardanti l'obbligo di applicare il "decreto parametri", i supporti esterni al RUP, i requisiti di partecipazione alle gare, i consorzi stabili, l'incentivo del 2% ai tecnici della P.A., il DPP, la consultazione preliminare, ecc..
MODIFICARE L’ARTICOLO 31, COMMA 8 RENDENDO OBBLIGATORIA L’APPLICAZIONE DEL DECRETO PARAMETRI. Nel mese di luglio è entrato in vigore il cosiddetto decreto “parametri” (d.m. Giustizia e infrastrutture 17 giugno 2016) per il calcolo dei corrispettivi a base di gara per gli affidamenti di progettazione e altri servizi tecnici. In base al decreto 50/2016 il d.m. è però un provvedimento non vincolante per le stazioni appaltanti. Le nuove linee guida ANAC, approvate mercoledì scorso, prevedono invece per le stazioni appaltanti l’obbligo di applicarlo, quindi in contrasto con la disposizione del Codice. Dal momento che esiste una discrasia fra Codice e linee guida ANAC, l'Oice ritiene opportuno adeguare il decreto 50 affinché sia previsto l’obbligo di applicazione del decreto 17 giugno 2016. Ciò considerando anche che con il precedente codice, era comunque meno del 50% il numero delle amministrazioni che lo applicavano e in molti casi l’applicazione che ne veniva data non risultava corretta per evidenti sottostime degli importi.
In allegato il documento OICE illustrato in Commissione.