Condivisibili per la Federazione FINCO le Osservazioni dell’Autorità Anticorruzione - ANAC sullo schema di correttivo del Codice degli Appalti Pubblici.
"Esse toccano molti aspetti rilevanti in modo per lo più condivisibili - scrive la Federazione - con particolare riferimento alle criticità relative, tra l’altro:
- alla possibilità generalizzata del ricorso all’Appalto integrato;
- alla sovrabbondanza di tutele in ordine alle clausole sociali;
- alla necessità di circoscrivere i limiti di applicazione dell’Istituto dell’Accordo Quadro;
- alle tematiche relative alle Attestazioni SOA nei Consorzi Stabili;
- alla tematica della aggiudicazione dell’Appalto per singoli Lotti;
- al depotenziamento dell’Istituto del conflitto di interessi;
- alla distinzione di categorie prevalenti e scorporabili;
- alla qualificazione delle Stazioni Appaltanti ed alla Vigilanza Anac sulla relativa qualificazione;
- al sistema di qualificazione Soa;
- alla disciplina applicabile al settore dei beni culturali, con la proposta ANAC di considerare tali categorie con un regime di tutela rafforzato;
- al grave depotenziamento del controllo sugli affidamenti in house, venendo meno il vaglio ANAC sull’effettiva esistenza dei requisiti per procedere a tale modalità di affidamento che, notoriamente, sottrae spesso, indebitamente ed inefficientemente, porzioni di mercato alla libera iniziativa ed alla concorrenza;
- ai contratti tipo di Partenariato Pubblico Privato;
- alle procedure di affidamento della Finanzia di Progetto".