Unionsoa – l’Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione – è stata audita ieri in Commissione Lavori Pubblici, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'applicazione del Codice degli appalti.
“L’attuale sistema unico di qualificazione – ha detto Tiziana Carpinello, Presidente di Unionsoa - garantisce, ormai da 18 anni, al settore degli appalti pubblici, un processo di qualificazione delle imprese nel pieno rispetto di criteri uniformi, come disciplinati dal manuale ANAC”. “Il processo di qualificazione - ha sottolineato Carpinello - che le SOA pongono in essere nei confronti delle imprese, ha permesso a queste società di maturare competenze specifiche e di garantire una sempre maggiore omogeneità nelle procedure di attestazione. Questo modello di qualificazione, selettivo ed efficace, ha determinato, infatti, insieme alla crisi del settore, una riduzione delle imprese attestate e conseguentemente una riduzione delle SOA”.
Per quanto riguarda le azioni da sviluppare per il miglioramento del sistema degli appalti pubblici “rimane centrale la necessità di snellire e semplificare le procedure. Anche per questo motivo ci auguriamo che il Codice, come sottolineato oggi stesso dal Vice Premier, Luigi Di Maio, venga semplificato quanto prima. A tale scopo non è più rinviabile un impegno per la digitalizzazione del settore. Le SOA, oltre a gestire un’enorme mole di documenti, sono già in grado di produrre il fascicolo virtuale dell’operatore economico e sviluppare quindi un dialogo telematico, rapido ed efficace, con l’ANAC, le stazioni appaltanti e le imprese. In ogni caso, una eventuale modifica del sistema di qualificazione – ha concluso la Presidente di Unionsoa – non potrà prescindere da un forte coinvolgimento delle Commissioni Parlamentari competenti”.
L’audizione è stata anche l’occasione per fare il punto sul mercato delle SOA e sulle attestazioni rilasciate nel 2018. Le 18 SOA attualmente attive – a fronte di 27.982 imprese - hanno rilasciato, nel periodo che va da gennaio a ottobre di quest’anno, 5.019 attestazioni - tra nuove, rinnovi e revisioni triennali – registrando un significativo calo rispetto alle 11.978 dell’anno 2016.