Lo scorso 24 gennaio la Commissione europea ha deciso di inviare lettere di costituzione in mora a 15 Stati membri – Italia, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Germania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania, Svezia e Ungheria - in relazione alla conformità della loro legislazione nazionale alle norme dell'UE su appalti pubblici e concessioni.
Gli Stati membri erano tenuti a recepire la nuova normativa - direttiva 2014/24/UE, direttiva 2014/25/UE e direttiva 2014/23/UE - nel diritto nazionale entro il 18 aprile 2016. Le lettere sono il risultato di un controllo di conformità effettuato dalla Commissione per verificare che le norme nazionali di recepimento fossero conformi alle direttive dell'UE. La stessa valutazione è in corso o sarà effettuata per gli altri Stati membri, nei quali il recepimento è stato completato con notevole ritardo.
Gli Stati membri dispongono ora di due mesi di tempo per rispondere alle argomentazioni della Commissione; in caso contrario, la Commissione potrà decidere di dar seguito alle lettere inviando un parere motivato.
In allegato pubblichiamo il testo della lettera di messa in mora inviata all'Italia il 24 gennaio 2019
Vedi anche: “Codice dei contratti, la Commissione Ue apre procedura d'infrazione”