Fisco

Codice della crisi d’impresa, online il modello per il certificato unico dei debiti tributari

Il certificato unico dei debiti tributari, corredato dalle relative Istruzioni, è stato approvato dall'Agenzia delle Entrate che ha definito anche il modello di richiesta del certificato, con le istruzioni, a cura dei debitore

mercoledì 3 luglio 2019 - Redazione Build News

1_a_b_a-agenzia-entrate-j-k

L'Ance segnala che è disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate - www.agenziaentrate.gov.it - il modello per la richiesta ed il rilascio della certificazione dei debiti tributari per imposte dirette, IVA, imposte di Registro ed altre imposte indirette, valida ai fini delle procedure di cui al nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” (D.Lgs. 14/2019).

Il certificato unico dei debiti tributari, corredato dalle relative Istruzioni, è stato approvato con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Prot. n.224245/2019 del 27 giugno 2019, che ha definito, altresì, il modello di richiesta del certificato, con le istruzioni, a cura dei debitore.

Come noto, la certificazione unica dei debiti tributari è stata prevista in attuazione dell’art.364, co.2, del D.Lgs. 14/2019 (cd. “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”), in vigore dal 16 marzo 2019.

IL CERTIFICATO UNICO DEI DEBITI TRIBUTARI

Come stabilito nel Provvedimento 224245/2019 oggetto di verifica sono le imposte sui redditi, l’IVA, le imposte di Registro e le altre imposte indirette (ad esempio, le Ipotecarie e Catastali), ad esclusione dei tributi locali.

Nel certificato unico i debiti tributari, che devono riguardare sia le contestazioni in corso, sia quelle già definite, per le quali i debiti non sono stati soddisfatti, vengono indicati mediante un prospetto che si riferisce a:

- tipologia di atto (colonna A);

- identificativo dell’atto (colonna B);

- anno d’imposta (colonna C);

- data di notifica o consegna (colonna D);

- importo residuo dovuto (colonna E);

- importo residuo dovuto non definitivo (colonna F);

- istituti definitori gestiti dall’Agenzia delle Entrate (colonna G);

- istituti definitori gestiti dall’Agenzia delle Entrate/Riscossione (colonna H);

- dilazione di pagamento (colonna I);

- importo sospeso (colonna L);

- importo in contenzioso (colonna M).

LA RICHIESTA DEL CERTIFICATO

L’attestazione dei carichi pendenti deve essere richiesta a cura del debitore (o da un altro soggetto, da lui delegato), ovvero del tribunale, presso l’Agenzia delle Entrate competente per territorio in base al domicilio fiscale del debitore.

 L’invio della richiesta di certificazione può essere effettuato mediante:

- consegna diretta all’ufficio che rilascia la relativa ricevuta;

- raccomandata con avviso di ricevimento allegando una fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello;

- posta elettronica certificata specificando nell’oggetto “Richiesta Certificato unico debiti tributari (art.364 D.Lgs. n.14/2019)”.

Il modello deve essere sottoscritto con firma digitale e nel caso, invece, della firma autografa, deve essere allegata una fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello.

Se la richiesta è presentata dal debitore (e non da un suo delegato) la stessa, nonché il certificato, sono assoggettati all'imposta di bollo e ai tributi speciali. (fonte: Ance)

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Fisco
Superbonus e plusvalenza da cessione di immobile: nuova risposta del Fisco

Chiarimenti sulla determinazione della plusvalenza imponibile in caso di immobile ceduto entro...

Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Fisco copertina articolo
Quale deve essere la distanza della canna fumaria dal confine di proprietà?

Le bocche dei camini devono essere posizionate in modo tale da consentire...

Fisco copertina articolo
Camini e canne fumarie, perché tutti questi incendi?

Negli edifici ristrutturati gli incendi dei tetti ventilati sono aumentati di numero....

Dello stesso autore


Ultime notizie
Salva Milano, la Camera approva la proposta di legge

Per consentire il superamento dei limiti di altezza e volumetrici per interventi...

Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...