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Collegato ambientale, le novità del DDL in votazione al Senato

Previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per la bonifica dell’amianto dei capannoni e delle strutture produttive

giovedì 29 ottobre 2015 - Redazione Build News

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Nell'elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse entrano anche i sottoprodotti della produzione e della trasformazione degli zuccheri da biomasse non alimentari.

La novità è prevista in un emendamento, approvata dall'Aula del Senato, all'articolo 12 del Collegato ambientale, il disegno di legge recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali, collegato alla manovra finanziaria del 2014 e già approvato dalla Camera dei deputati.

La votazione finale da parte dell'Assemblea del Senato, con l'approvazione degli ultimi articoli del ddl, è prevista per martedì 3 novembre.

BIOMASSE. Il citato articolo 12 inserisce anche i sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione, nonché i sottoprodotti della lavorazione o raffinazione dì oli vegetali nell'elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas. Ciò vale sia ai fini dell'accesso ai meccanismi incentivanti della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici (di cui alla Tabella 1.A del decreto del MISE del 6 luglio 2012), sia ai fini della realizzazione di processi di produzione miranti ad implementare un modello di economia circolare.

A seguito di comunicazione da parte dei gestori degli impianti esistenti della loro volontà di impiego anche dei sottoprodotti suddetti, entro 90 giorni la regione competente adegua l'autorizzazione unica, mentre il Gestore dei servizi energetici (GSE) Spa adegua la qualifica di impianto alimentato da fonti rinnovabili (IAFR) in essere.

FINE VITA PANNELLI FOTOVOLTAICI. Tra le norme approvate dall'Aula del Senato senza modifiche, quella sul fine vita dei pannelli fotovoltaici: l'art. 41, modificando l'articolo 40, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49, prevede che i sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) adottino per i pannelli fotovoltaici del comparto domestico e professionale (immessi sul mercato successivamente alla data di entrata in vigore della disposizione che inserisce la novella) un sistema di garanzia finanziaria ed un sistema di geolocalizzazione delle medesime tipologie di quelle richieste dal gestore dei servizi energetici (GSE) nel disciplinare tecnico adottato nel mese di dicembre del 2012 per il recupero e il riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita.

TRASFORMAZIONE DELL'ENEA NELL'AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE. L'Assemblea di Palazzo Madama ha inoltre approvato un emendamento del relatore che riorganizza l'Enea trasformandola nell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile.

CREDITO D'IMPOSTA AL 50% PER BONIFICA AMIANTO DAI CAPANNONI. Tra gli articoli che l'Assemblea del Senato deve ancora votare, c'è il 56 che introduce un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per la bonifica dell’amianto dei capannoni e delle strutture produttive (LEGGI TUTTO).

BICI NELLE CITTÀ E MOBILITY MANAGER PER LE SCUOLE. Tra le altre novità del Collegato ambientale, l'incentivazione dell’uso della bici e del car sharing per combattere il traffico nelle città: chi deciderà di andare al lavoro in bici avrà la copertura assicurativa dell’Inail finora non prevista. Inoltre, le scuole potranno dotarsi di un mobility manager per far coincidere gli orari degli spostamenti verso e dalle sedi degli istituti del personale e degli studenti con quelli dei mezzi pubblici.

ECONOMIA CIRCOLARE. I principi dell’economia circolare, basata sul riuso e sulla riqualificazione, dovranno essere alla base sia dell’operato delle pubbliche amministrazioni (negli acquisti e negli accordi con le imprese) che del singolo con la reintroduzione, ad esempio, del vuoto a perdere e il divieto di buttare in strada cicche di sigarette, scontrini e fazzolettini di carta.

GREEN COMMUNITY NELLE MONTAGNE E MARCHIO VOLONTARIO “MADE GREEN IN ITALY”. Nelle montagne potranno sorgere le “green community” e, inoltre, è prevista l'introduzione del marchio volontario “Made green in Italy” per certificare le produzioni ambientalmente sostenibili.

FONDO DI 10 MILIONI CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. Contro il dissesto idrogeologico, viene istituito un fondo di 10 milioni di euro presso il ministero dell’Ambiente, a disposizione dei Comuni, per rimuovere o demolire opere e immobili realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato, realizzati in difformità o in assenza del permesso di costruire.

TUTELA DELLE PERSONE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE. Non sarà possibile tagliare l’acqua a chi, in difficoltà economiche, non è più in grado di mantenersi al passo con i pagamenti delle bollette così come non sarà più possibile pignorare gli animali domestici o di affezione.

AREE OIL FREE ZONE. Inoltre, i Comuni potranno istituire aree in cui procedere alla progressiva sostituzione del petrolio con energia da fonti rinnovabili, le cosiddette “Oil Free Zone”.

RIORGANIZZAZIONE DELLE AUTORITÀ DI BACINO. “Nel corso dell'esame del collegato ambiente da parte dell'Aula del Senato, è stato accolto un ordine del giorno del relatore Stefano Vaccari (Pd) che impegna il governo a prevedere anche autorità di distretto, nell'ambito della riorganizzazione delle autorità di bacino”, riferisce la senatrice del Pd Laura Puppato. “Si tratta di un ordine del giorno – spiega - che recepisce un mio emendamento e che è importante per salvaguardare situazioni di eccellenza nel governo dei fiumi, come quella del distretto di bacino delle Alpi orientali in Veneto, in cui sono presenti due autorità di bacino di livello nazionale, quella dell'Adige e quella dell'Alto Adriatico, con sedi rispettivamente a Trento e a Venezia, entrambe efficienti e necessarie”.

“Condividiamo la volontà di semplificare la governance pubblica - prosegue Puppato - prevedendo, come fa il collegato ambiente, la cancellazione delle autorità di bacino regionali e interregionali. E' un'esigenza che ha ispirato molte riforme in questa legislatura. Tuttavia esistono casi di eccellenza che hanno dimostrato efficacia ed efficienza nella gestione dei bacini idrografici. Questo ordine del giorno impegna il governo a riconoscere questa specificità, evitando l'accorpamento di strutture che funzionano e che rappresentano punti di riferimento territoriali importanti”.

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