In questi ultimi anni le amministrazioni comunali sono state complessivamente poco incisive nella realizzazione di interventi di e cientamento energetico del parco edilizio di loro pertinenza. Le cause principali sono da imputare ai numerosi vincoli amministrativi cui sono sottoposti i Comuni dalle normative europee e nazionali, alle difficoltà di ottemperare al rispetto dei vincoli di nanza pubblica, alla insufficienza di personale tecnico specializzato nell’organico dei Comuni e, infine, alla frequente assenza di strumenti di piani cazione energetica locale. Proprio negli stessi anni venivano al contempo resi disponibili numerosi strumenti di incentivazione a beneficio dei Comuni per la realizzazione di interventi infrastrutturali nell’ambito dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili.
Quali? Un utile strumento per comprendere le possibilità offerte alla PA per l'efficientamento energetico del proprio parco immobiliare viene proposto da AiCARR (Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento, Refrigerazione) con un e-book (SCARICABILE AL SEGUENTE LINK) dal titolo 'Analisi delle risorse finanziarie nazionali per la riduzione dei consumi energetici nelle pubbliche amministrazioni.”
I principali strumenti incentivanti analizzati
Nel testo, a firma di Patrizia Ferrante, Leonardo Lo Coco e Gianfranco Rizzo, sono brevemente descritti alcuni strumenti di finanziamento, ancora operativi o da poco conclusi, ai quali le Pubbliche Amministrazioni possono accedere per i loro interventi volti a migliorare l’efficienza dell’energia utilizzata nei propri edifici e nei loro territori di pertinenza. In particolare, sono illustrati l’Avviso pubblico “Comuni per la sostenibilità e l’Efficienza energetica”, il “Conto Energia Termico”, le "Misure per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici", il “Fondo Nazionale perefficienza energetica” e i “Titoli di Efficienza Energetica”. Se ne illustrano brevemente l’efficacia e i limiti. Viene poi evidenziato il ruolo del “fondo rotativo” introdotto dal D.M. del 14 del 2015 nel contribuire ad allentare alcuni dei vincoli imposti alle P.A. dal Patto di Stabilità.
Dall’analisi di questi strumenti finanziari si traggono alcuni suggerimenti per i futuri meccanismi incentivanti.
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