Pubblichiamo in allegato il documento che raccoglie le proposte della Rete delle Professioni Tecniche sulle migliorie da apportare alle norme sul Superbonus 110%, frutto sia degli studi e ricerche operate nel passato, anche recente, ma soprattutto delle esperienze che stiamo raccogliendo in varie situazioni di applicazione delle norme, che ci hanno consentito di verificare, nonostante le correzioni apportate via via al provvedimento, la persistenza di numerose criticità che impediscono, di fatto, il concreto importante utilizzo dell’incentivo.
Le proposte di modifica si concretizzano, per essere il più operativi possibili, in 3 articoli che affrontano vari aspetti applicativi delle norme, correggendole o integrandole per esemplificare ed accelerare le procedure ma anche stimolare soprattutto l’utilizzo del “Sismabonus”, indispensabile per la messa in sicurezza del Paese dal punto di vista sismico.
Per ogni articolo è prevista una specifica relazione di motivazione mentre, per rendere immediatamente visibili le modifiche, è allegata anche una tabella di confronto con la normativa precedente.
Il primo articolo affronta, tra l’altro, i seguenti aspetti:
− prorogare l’efficacia dell’incentivo al 31.12.2025, fondamentale per avviare interventi anche di maggiore complessità;
− ampliamento delle possibilità di utilizzo del monitoraggio degli edifici, essendo necessario migliorare, sia pure indirettamente, la sicurezza degli edifici stessi anche se oggetto solo di interventi di ecobonus;
− chiarimenti sul salto di classe per ecobonus;
− chiarimenti sugli interventi di sismabonus eseguiti su complessi di edifici collegati strutturalmente, soprattutto nei centri storici;
− deroga del doppio salto di classe nel caso di edifici vincolati, dove talvolta non è possibile eseguire interventi sulle facciate;
− modifica dei termini temporali previsti attualmente, per ragioni di adeguamento e corrispondenza tra varie date previste nelle norme;
− chiarimenti sulla possibilità di ottenere l’incentivo sia Ecobonus che Sismabonus sull’intero volume eccedente quello originario, nel caso di demolizione e ricostruzione di fabbricati esistenti;
− ampliamento di possibilità di utilizzo degli incentivi per tipologie di manufatti originariamente non presenti o resi di difficile attuazione per interpretazioni eccessivamente restrittive dall’Agenzia delle Entrate;
− possibilità di incentivo anche per tipologie non residenziali;
− semplificazioni in tema di asseverazione resa assimilabile alle certificazioni di conformità urbanistica, in attuazione di un principio di semplificazione e sussidiarietà dei professionisti;
− possibilità di dichiarare la conformità urbanistica riferendosi solo alla normativa attuale;
− previsione di una norma tecnica che consenta di eseguire interventi di prevenzione del rischio sismico in un periodo ampio di tempo su singoli parti dell’edifico, nel rispetto di un progetto generale di miglioramento sismico;
− inserimento di una norma che consenta come già previsto nel caso di adempimenti fiscali, di utilizzare un “ravvedimento operoso” per correggere errori o imprecisioni delle asseverazioni dei professionisti, per evitare richieste di sanzioni o provvedimenti che inficino la regolarità dell’intervento, per aspetti puramente formali e non sostanziali;
− ampliamento dei casi di incentivo per fabbricati residenziali.
Il secondo articolo proposto riguarda l’istituzione, ormai assolutamente indispensabile, del fascicolo digitale delle costruzioni, mentre il terzo riguarda le modifiche necessarie, nell’attuale quadro normativo ed organizzativo della P.A., per semplificare ed accelerare le dichiarazioni di accertamento di conformità urbanistica, problema che sta creando enormi ritardi nell’esecuzione degli interventi previsti dal superbonus.
In allegato il documento