Ultime notizie

Come misurare la corruzione: nasce il nuovo portale Anac

Mette a disposizione della collettività un insieme di indicatori scientifici in grado di stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione

giovedì 21 luglio 2022 - Redazione Build News

anac-nuovo-portale-corruzione

È stato lanciato questa mattina dall’Autorità Nazionale Anticorruzione il nuovo portale “Come misurare la corruzione. Gli indicatori per valutare i rischi di corruzione in ogni area del Paese”. E’ un progetto che mette a disposizione della collettività un insieme di indicatori scientifici in grado di stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione. L’iniziativa è stata realizzata grazie al progetto “Misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale e promozione della trasparenza”, finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Capacità istituzionale 2014-2020".

Anche se la corruzione è un fenomeno sfuggente e difficile da prevedere - ha osservato il presidente dell'Anac, Giuseppe Busia - non è esente da una elevata incidenza statistica, soprattutto in determinati contesti, e da fattispecie ricorrenti che, messe a sistema, possono aiutare sia la prevenzione che il contrasto. Utilizzando le informazioni contenute in varie banche dati, l’Autorità ha voluto pertanto individuare una serie di “indicatori di rischio corruzione”, peraltro in coerenza con quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il miglioramento dell’efficacia della lotta contro la corruzione.

In Italia, come in altri Paesi - ha sottolineato - persiste un’assenza di dati scientifici sul fenomeno corruttivo e una carenza di informazioni territoriali rilevate in modo sistematico che possano fungere da 'ingredienti' per la costruzione di un sistema di misurazione validato scientificamente. Da questi presupposti è nato il Progetto con l'obiettivo di costruire e rendere disponibile un set di indicatori in grado di quantificare concretamente la possibilità che si verifichino eventi corruttivi a livello territoriale. Ciò anche al fine di poter valutare il livello di efficacia delle misure anticorruzione attuate dalle varie amministrazioni (cd. indicatori di contrasto). E' un piccola rivoluzione copernicana: si rovescia un modello di misurazione basato sulla percezione della corruzione, che ha certamente un valore, e si passa a una misurazione oggettiva.

Il modello - ha auspicato Busia - potrà essere un punto di riferimento internazionale, dal momento che nessun Paese è ancora riuscito nella non facile impresa di fornire in maniera strutturata e al più ampio pubblico possibile indicatori di rischio corruzione. Gli indicatori possono essere considerati come dei campanelli d’allarme, che segnalano situazioni potenzialmente problematiche. In questo modo permettono, ad esempio, di avere il quadro di contesti territoriali più o meno esposti a fenomeni corruttivi sui quali investire in termini di prevenzione e/o di indagine, ma anche di orientare l’attenzione dei watchdog della società civile, di attirare l’attenzione e la partecipazione civica.

Finora solo percezione della corruzione

La corruzione, in Italia e nel mondo, è sempre stata quantificata fino ad oggi in base a percezioni soggettive, condizionate spesso dal clamore di inchieste giudiziarie e di cronache giornalistiche contingenti, più che su dati oggettivi. Le classifiche annuali che vengono stilate a livello internazionale parlano infatti tutte di “percezione della corruzione”.

Ora criteri scientifici per individuare indicatori di rischio

L’Autorità Anticorruzione ha voluto ribaltare tale prospettiva, individuando criteri oggettivi di valutazione dei rischi di corruzione di una regione, o di un territorio. Al termine di un lungo e approfondito lavoro di ricerca, condotto a livello europeo, Anac ha completato un progetto interattivo in grado di individuare gli indicatori del rischio di corruzione in ogni area del Paese.

Nuovo Portale di Anac

Oggi è stata lanciata da Anac un’apposita sezione del proprio sito “Misura la corruzione”. All’interno sarà possibile, in maniera molto facile e partecipativa, verificare il rischio di corruzione di ogni città o provincia italiana. Accedendovi, chiunque potrà visionare il proprio territorio d’interesse e, sulla base di indicatori scientifici, suddivisi in tre filoni tematici (di contesto, di appalto e comunali), stabilire quanto sia alto il rischio che si possano verificare fatti di corruzione.

Progetto europeo Pon

Il progetto s’inserisce tra le iniziative previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il miglioramento dell’efficacia della lotta contro la corruzione. La ricerca “Misurazione del rischio di corruzione a livello territoriale e promozione della trasparenza”, finanziata dal ProgrammaOperativo Nazionale "Governance e Capacità istituzionale 2014-2020", vede coinvolta Anac con un ruolo centrale e di coordinamento.

In funzione 70 red flag

Sono stati individuati e attivati 70 indicatori scientifici, una sorta di “red flag”, che riguardano dati di contesto. Sono stati presi in esame quattro elementi: criminalità, istruzione, capitale sociale, economia del territorio e fenomeni ad essi collegati: scioglimento per mafia; reddito pro-capite e ricorso frequente ai contract splitting (cioè la suddivisione dei contratti). Utilizzando le informazioni contenute in varie banche dati, a cominciare dalla banca dati Anac sugli appalti (60 milioni di contratti censiti negli ultimi dieci anni), l’Autorità ha individuato questa serie di “indicatori di rischio corruzione”, che rilevano e segnalano le anomalie.

Base territoriale

Gli indicatori sono inseriti su base territoriale, e l’intento è di perfezionare e aggiornare con regolarità tali rilevatori sintetici su base territoriale. Gli indicatori possono essere considerati come dei campanelli d’allarme, che segnalano situazioni potenzialmente problematiche di un’area. Non sono un giudizio, né una condanna. Indicano il quadro di contesti territoriali più o meno esposti a fenomeni corruttivi sui quali investire in termini di prevenzione e/o di indagine, ma anche di orientare l’attenzione dei watchdog della società civile, di attirare l’attenzione e la partecipazione civica.

Forte interesse a livello internazionale

E’ un modello, quello elaborato da Anac, che sta già suscitando l’interesse a livello internazionale e che potrà essere esportato all’estero, dal momento che nessun Paese è ancora riuscito nella non facile “impresa” di fornire in maniera strutturata e al più ampio pubblico possibile indicatori di rischio corruzione.

Obiettivi del Progetto

Tra gli obiettivi del Progetto, quello di fornire strumenti alle amministrazioni e alla politica per operare con maggiore precisione nei territori per prevenire e combattere la corruzione, ma anche quello di fornire un’immagine corretta del nostro Paese nel mondo, e permettere agli investitori stranieri o di altre regioni d’Italia di valutare le caratteristiche del territorio d’insediamento di nuove attività produttive. Il progetto di misurazione del rischio corruttivo è uno strumento utile anche per definire le scelte del territorio e per aprire un dibattito pubblico, avvicinando sempre più cittadini alla vita politica attiva. Tali obiettivi rientrano nella più ampia finalità di sostenere la prevenzione e il contrasto all’illegalità e promuovere la trasparenza nell’azione della pubblica amministrazione.

IN ALLEGATO le schede del progetto.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Progetti
Resoconto dell’Assemblea annuale AIOP Piemonte

Si è svolta in questi giorni l’Assemblea che ha visto la nomina...

Progetti
Investimenti della Valle D’Aosta per la sanità

La Valle D’Aosta stanzia 297 milioni in sanità per il 2025 e...

Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...