L’ambiente influisce in modo attivo sul benessere e sulla salute delle persone. La pandemia da Covid-19 ha riportato al centro dell’attenzione la relazione tra progettazione architettonica e salute pubblica, specialmente per quanto riguarda le strutture ospedaliere e gli ambienti urbani.
L’emergenza sanitaria ha messo in luce come la maggior parte degli ospedali italiani abbia bisogno di un profondo rinnovamento strutturale e tecnologico: secondo i dati forniti dal CNETO nel 2017, circa il 60% ha più di 40 anni e circa la metà ha dimensioni troppo piccole. Specialmente dal Nord Europa e dagli Stati Uniti arrivano esempi convincenti di ospedali di nuova concezione, che si lasciano alle spalle il modello novecentesco dell’ospedale “monoblocco”, orientandosi su strutture aperte, con una distribuzione degli spazi tendenzialmente orizzontale, pochi letti per degenze brevi e un approccio “orientato al paziente”.
Questo cambiamento, naturalmente, ha senso soltanto se si inserisce all’interno nell’ambiente più ampio in cui le stesse strutture ospedaliere sono collocate: quello urbano. Nei prossimi anni la trasformazione delle città giocherà un ruolo fondamentale per la promozione della salute dei suoi abitanti: attualmente circa il 56% della popolazione mondiale vive in aree urbane, una percentuale destinata a salire al 70% entro il 2050.
Guarda la nostra intervista in diretta all’arch. Stefano Capolongo.
Di qui la necessità di ripensare lo spazio urbano, attraverso una pluralità di strategie – aree verdi, zone a traffico limitato, incentivi per la mobilità leggera, etc. – che possono contribuire a plasmare città moderne e allo stesso tempo “a misura d’uomo.” Per guidare le amministrazioni locali in questa transizione, che mette al centro la salute e la qualità della vita dei propri cittadini, all’interno del G7 Salute è stata promossa la figura dell’Health City Manager. Una figura orientata a coordinare le politiche sociali e le politiche sanitarie all’interno delle amministrazioni locali.
In collaborazione con il Politecnico di Milano, il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano organizza un corso di formazione in FAD intitolato Design & Health post COVID-19: Strategie progettuali per la salute pubblica. Attraverso un approccio multidisciplinare il corso intende affrontare l’influenza tra progettazione e salute concentrandosi su due macrotemi: l’ospedale e la città. Professori e Architetti illustreranno, per esempio, i cambiamenti che dovranno avvenire nel progetto ospedaliero valutando la qualità delle strutture e la loro localizzazione; la necessità di un trasporto attivo e i miglioramenti da apportare nell’ambiente urbano e indoor.
Perché iscriversi
Il corso offre una visione multidisciplinare delle “Architetture di Salute” e della città capace di promuovere corretti stili di vita, offrendo una ricca analisi dello stato dell’arte in materia fino alla presentazione di casi studio nazionali e internazionali.
I contributi derivano dall’attività di ricerca a livello nazionale e internazionale del “Design & Health Lab” del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano. Il corso, grazie all’approccio multidisciplinare, è consigliato a professionisti quali Architetti, Ingegneri, decisori nell’ambito della pianificazione urbana e finanziatori di sviluppi immobiliari, ma anche ad operatori di uffici tecnici di ospedali e strutture sanitarie, delle Pubbliche Amministrazioni, nonché del settore Accademico. Il corso eroga 16 CFP per gli Ingegneri e si svolgerà nell’arco di 4 giornate (10, 17, 24 giugno e 1 luglio).
Programma:
10-06-20 | Ospedale: la ricerca della resilienza - I segni del cambiamento nel progetto ospedaliero – Prof. Arch. Stefano Capolongo - Layout e flessibilità in ospedale per l’emergenza – Arch. Marco Gola e Dott. Alessandro Morganti
17-06-20 | Ospedale: la qualità delle strutture - Valutare la localizzazione territoriale degli ospedali – Arch. Marta Dell’Ovo - Misurare la qualità nelle strutture ospedaliere. Evidence-based Hospital Design – Arch. Andrea Brambilla
24-06-20 | Città: strategie progettuali per la Salute Pubblica Urbana - Città e COVID-19: dalla strategia Urban Health alla sfida della pandemia. Un Decalogo di strategie per la Salute Pubblica urbana – Prof. Arch. Stefano Capolongo e Prof. Dott. Daniela D’Alessandro - Il trasporto attivo come soluzione alla mobilità post-Covid-19: strategie e casi studio a confronto – Arch. Andrea Rebecchi
01-07-20 | Città: la progettazione per il benessere e l’inclusione sociale - Climate change, Resilienza urbana, e Green and Blue Infrastructures – Prof. Arch. Maddalena Buffoli - Città inclusive e accessibili: la strategia Design for All nell’ambiente urbano e indoor – Arch. Erica Isa Mosca.
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