Come noto, per godere dei benefici per l'acquisto della prima casa con l'imposta di registro ridotta, occorre che il bene non sia di lusso. La legge indica che il bene non è di lusso se: appartiene alle categorie catastali diverse da A1, A8 o A9, oppure che sia di superficie inferiore ai 240 mq. Una recente sentenza (n.128/22/13) della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, ci aiuta a capire come deve essere calcolata ai fini fiscali la superficie dell'immobile.
IL CASO. Un contribuente si è visto respingere il proprio appello davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma per una cartella esattoriale che gli richiedeva la differenza dell'imposta di registro tra prima casa e abitazione di lusso.
Secondo il contribuente la superficie deve essere calcolata al netto, quindi calpestabile. L'Agenzia delle Entrate ha invece considerato che la superficie deve essere lorda e comprendere quindi anche tutte le zone all'interno dell'unità abitativa, ivi incluse le zone impegnate da armadi a muro.
LA SENTENZA. La Commissione Tributaria ha dato ragione all'Agenzia delle Entrate, confermando un orientamento passato della stessa commissione tributaria provinciale di Roma (Sentenza n.534/28/11 del 22 settembre 2011).