A seguito della crisi energetica innescata dal conflitto russo-ucraino, l'Unione Europa ha stanziato ulteriori fondi - 20 miliardi di euro - volti a superare la dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia. Nonostante nel dibattito pubblico se ne parli da diversi mesi, a oggi sappiamo ancora poco di questo progetto. In particolare sono noti gli obiettivi del piano. A breve termine, la riduzione della dipendenza dell’Europa dal gas russo. A medio-lungo termine, la riduzione del consumo di energia e l’aumento della produzione da fonti rinnovabili. Starà però ai singoli paesi membri individuare attraverso quali misure raggiungere tali obiettivi.
Nel caso specifico del nostro Paese, sarà inserito un capitolo specifico dedicato al REPowerUE all'interno del piano per la terza rata del PNRR. Anche se sorgono dei dubbi sulle tempistiche dopo le dichiarazioni del 18 luglio di Raffaele Fitto, ministro per il PNRR, che parla invece di 2/ 3 mesi, quindi oltre la data del 31 agosto fissata dal governo per la presentazione della terza rata del PNRR.
Le linee generali del REPowerEU in Italia
Dalla relazione presentata il 31 maggio alla Camera dei Deputati è possibile cogliere le direttrici principali di quello che sarà il piano energetico italiano. Le 3 direttrici corrispondono a quelle già annunciate dall'Europa come linee generali da seguire ovvero:
- Diversificazione delle fonti di approvvigionamento
- Incremento della produzione da fonti rinnovabili
- Decarbonizzazione delle imprese
Secondo il documento diffuso dal governo il 31 maggio scorso il piano italiano si concentrerà sulla sicurezza energetica, il miglioramento della rete, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, l’incentivo alla decarbonizzazione delle imprese e sostegni alle filiere produttive legate all’energia.
Saranno inoltre introdotte misure volte a incentivare la riduzione dei consumi e la riconversione verso le energie prodotte da fonti rinnovabili. Saranno stimolati l’autoconsumo, l’autoproduzione e la riduzione dell’impatto ambientale anche da parte delle piccole e medie imprese. Sarà promosso l’efficientamento energetico degli edifici così come un settore del trasporto maggiormente sostenibile.
Fondi disponibili e scadenze del REPowerUE
A livello complessivo, il piano energetico ha un valore pari a circa 20 miliardi di euro. Fondi che, così com’è avvenuto per il dispositivo per la ripresa e la resilienza, saranno distribuiti in parte tramite prestiti e in parte con sovvenzioni. L’Italia ha già richiesto la quota massima di prestiti assegnati ovvero 2,76 miliardi. Risorse aggiuntive da dedicare al settore energetico potrebbero essere ricavate anche in virtù delle stralcio di quei progetti finanziati dal Pnrr ma divenuti irrealizzabili per circostanze oggettive.
Per quanto riguarda le scadenze, in base alle informazioni disponibili, sembra chiaro che l’orizzonte temporale rimanga invariato. L’inserimento di questo capitolo aggiuntivo quindi non prevede uno slittamento in avanti. Di conseguenza milestone e target del REPowerEU, così come gli altri, dovranno essere portati a termine entro il 31 dicembre 2026.