Si fa presto a dire comfort. Il benessere è un concetto molto soggettivo e può variare da un individuo all'altro per una serie svariata di motivi, a partire da quello basilare per cui si è dotati di una diversa conformazione fisica. Poiché negli ultimi anni il comfort degli occupanti è uno dei parametri considerati nella progettazione degli edifici, sopratuttto di quelli efficienti, sarebbe bene tenere a mente queste differenze percettive. E' partito da queste considerazioni, con l'obiettivo ultimo di offrire ai progettisti alcuni dati e strumenti per il raggiungimento di alti livelli di comfort interno, un progetto di ricerca attualmente in corso al National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell'Energia statunitense.
C-Suite, un prototipo di abitazione per una migliore gestione dei sistemi impiantistici
All'interno del laboratorio di Golden, in Colorado, è stata realizzata una camera climatica sperimentale- chiamata C-Suite (dove la C sta per Comfort)- dove sono in corso una serie di test per studiare le risposte del corpo umano all'ambiente esterno circostante. Nella camera vengono a cadenza periodica riprodotti climi molto diversi (da quelli più caldi a quelli più freddi) e le reazioni degli occupanti (volontari) vengono costantemente monitorate attraverso dei dispositivi smart: sensori e applicazioni per smartphone. L'obiettivo è quello di comprendere innanzitutto le diverse reazioni degli esseri umani alle condizioni climatiche dell'ambiente costruito, tracciando quindi delle variabili per poi predisporre dei sistemi di controllo e gestione degli impianti che possano rispondere effettivamente alle esigenze degli occupanti.
Sistemi intelligenti per migliorare prestazioni energetiche e comfort
Secondo i ricercatori, modificando l'attuale funzionamento dei sistemi, è possibile raggiungere delle migliori prestazioni sia in termini di risparmio energetico sia di comfort interno.
Dispositivi di comunicazione wireless e sistemi avanzati Hvac possono aprire delle strade inesplorate per la creazione di sistemi intelligenti, adattabili e consapevoli.
Queste tecnologie consentono di sviluppare modalità completamente diverse per l'interazione degli occupanti con i sistemi energetici che servono gli spazi che abitano- ha dichiarato Scott Carmichael, un post-doc che sta lavorando al progetto di ricerca del NREL- La C-Suite è una piattaforma che consente di testare e comprendere come gli esseri umani possono reagire all'interno di questo nuovo meccanismo.
Microclimi che si adattano al singolo occupante
L'obiettivo finale della sperimentazione è quello di creare dei microclimi che si adattano a un gruppo ristretto di persone o idealmente ad una singola postazione di lavoro, nel caso di uffici. La chiave di volta è quella di suddividere gli spazi abitatovi di modo che questi possano essere gestiti in base alle esigenze del momento. Raggiungendo in questo modo dei risultati ottimali sia da un punto di vista di risparmio energetico sia di reale comfort delle persone.
Climatizzare l'1% della superficie abitabile significa- spiega Chuck Booten, ingegnere del NREL specializzato in gestione di impianti HVAC- ridurre enormemente gli sprechi. In ogni ufficio si potrebbe ridurre o aumentare, a seconda della stagione, la temperatura di 6° complessivamente, migliorando le condizioni di benessere percetpito.