La Commissione europea ha stamane proposto di mobilitare 1,2 miliardi di euro a titolo del Fondo di solidarietà dell'UE per contribuire alla ricostruzione nel Centro Italia dopo i terremoti del 2016 e del 2017.
“Si tratta della somma più alta mai stanziata in un'unica tranche”, sottolinea la Commissione Ue.
“Il Fondo di solidarietà dell'UE sosterrà le operazioni di ricostruzione e la ripresa dell'attività economica nelle regioni colpite. Il denaro può essere impiegato anche per coprire i costi dei sevizi di emergenza, degli alloggi temporanei, delle operazioni di risanamento e delle misure di protezione del patrimonio culturale, in modo da alleviare l'onere economico già sostenuto dalle autorità italiane.”
“Una prima tranche di aiuti per un valore di 30 milioni di euro è già stata erogata nel dicembre 2016. L'importo proposto deve ora essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.”
Il Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) offre agli Stati membri dell'UE e ai paesi in via di adesione sostegno finanziario in seguito a catastrofi naturali, a livello nazionale o regionale. Dalla creazione del FSUE nel 2002, l'Italia ne è stata la maggiore beneficiaria, con oltre 1,3 miliardi di euro mobilitati tra il 2003 e il 2014.
Il 16 novembre la Commissione ha ricevuto la domanda di assistenza del FSUE presentata dall'Italia e si è impegnata a trattarla il più velocemente possibile. Una prima tranche di 30 milioni di euro è stata erogata nel mese di dicembre.
Al fine d'integrare l'assistenza del FSUE la Commissione ha proposto di modificare il regolamento sulla politica di coesione per il periodo 2014-2020 in modo da aumentare il sostegno dell'UE in seguito alle catastrofi naturali e risparmiare le risorse nazionali. Un eccezionale tasso di cofinanziamento dell'UE pari al 95%, finalizzato alle attività di ricostruzione finanziate dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), è stato approvato dal Parlamento europeo il 13 giugno scorso e deve ora ricevere il sostegno del Consiglio.
In seguito al riesame delle dotazioni della politica di coesione per tenere conto degli effetti della crisi, infine l'Italia riceverà entro il 2020 fondi extra della politica di coesione per un ammontare di 1,6 miliardi di euro. Le autorità italiane devolveranno parte di tale dotazione alle regioni colpite.