La Commissione Europea non si fa trovare impreparata all’annuncio di Gazprom sull'interruzione unilaterale della fornitura di gas ad alcuni Stati membri dell'UE. Non sorprende infatti, secondo quanto dichiarato dalla presidente Ursula von der Leyen, l'utilizzo dei combustibili fossili come arma di ricatto da parte di Mosca, anzi si tratta di qualcosa a cui la Commissione si prepara da tempo in stretta collaborazione e solidarietà con gli Stati membri e i partner internazionali.
“In primo luogo – si legge nella nota diffusa da Bruxelles – garantiremo che la decisione di Gazprom abbia il minor impatto possibile sui consumatori europei. La giornata di oggi ha visto gli Stati membri riunirsi in seno al Gruppo di coordinamento del gas, dove la Polonia e la Bulgaria ci hanno aggiornato sulla situazione attuale. Entrambi i paesi stanno ora ricevendo gas dagli Stati membri vicini. Ciò dimostra innanzitutto il nostro spirito di reciproca solidarietà ma conferma anche l'efficacia degli investimenti passati, ad esempio negli interconnettori e in altre infrastrutture per il gas. La Commissione intensificherà inoltre la collaborazione con i cosiddetti gruppi regionali di Stati membri, in grado anch'essi di offrire una solidarietà reciproca e immediata, contenendo le eventuali ripercussioni derivanti da possibili interruzioni della fornitura di gas.”
In secondo luogo continueremo a lavorare per garantire un approvvigionamento e uno stoccaggio di gas sufficienti a medio termine. Il nostro piano d'azione REPowerEU contribuirà a ridurre in modo significativo la dipendenza dai combustibili fossili russi già a partire da quest'anno. Abbiamo inoltre raggiunto un accordo con gli Stati Uniti che prevede l'aumento delle importazioni di GNL sia quest'anno che in quelli a venire. Stiamo lavorando di concerto con gli Stati membri per garantire opzioni alternative di approvvigionamento del gas anche da altri partner. Nel lungo termine REPowerEU ci aiuterà a raggiungere un approvvigionamento energetico più affidabile, sicuro e sostenibile. A metà maggio presenteremo i nostri piani per accelerare la transizione verde. Ogni singolo euro investito nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica è un passo avanti verso la nostra indipendenza energetica futura.
“Quest'ultimo atto di aggressione da parte di Mosca ci ricorda che dobbiamo collaborare con partner affidabili e costruire la nostra indipendenza energetica. La Commissione è in contatto con la presidenza francese, la cui intenzione di convocare quanto prima una riunione dei ministri UE dell'Energia mi trova favorevole. Oggi il tentativo del Cremlino di seminare divisioni tra gli europei fallisce nuovamente. L'era dei combustibili fossili russi in Europa giungerà al termine, mentre l'Europa persegue nuovi obiettivi energetici”.
Franco Metta