“Un decreto che aspettavo con ansia e per cui abbiamo tanto lavorato, finalmente mettiamo fine ad un’anomalia durata troppo a lungo. La Commissione Via-Vas sarà presto sinonimo di trasparenza e qualità professionale e un simbolo di garanzia e fiducia per la salute dei cittadini e del nostro patrimonio ambientale”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato la firma del decreto ministeriale che ridefinisce i criteri e le procedure di selezione dei componenti della Commissione Tecnica di Verifica dell’impatto ambientale.
La commissione si occupa dell’istruttoria tecnica dei progetti di VIA e VAS statale e fino ad oggi, compresa la precedente legislatura, aveva visto prevalere il criterio della discrezionalità nella scelta dei componenti. Con l’atto emanato dal Ministro Costa si sceglie una nuova strada che dà preferenza a una selezione pubblica incentrata sui criteri di professionalità ed esperienza dei candidati al fine di rendere operativa una Commissione tecnica il più possibile autorevole e competente ad istruire i procedimenti ambientali al centro dell’attività del Ministero dell’Ambiente.
Nel dettaglio, il decreto individua tre specifici profili per la composizione della Commissione, che sarà così composta: 25 esperti in ambito ambientale, 4 in ambito economico, 8 in ambito giuridico e 3 nell’ambito della salute, per un totale di 40 membri selezionati.
La procedura di selezione: ciascun candidato/esperto potrà proporre la propria candidatura inviando al Ministero la propria manifestazione d’interesse con allegato il proprio quadro di esperienze di studio e professionali. I curricula pervenuti saranno vagliati da uno specifico Comitato istruttorio, formato da cinque personalità accademiche, che esaminerà in maniera oggettiva le competenze professionali degli interessati, così come desumibili dai documenti presentati, potendo richiedere loro delucidazioni e chiarimenti. Sulla base dell’attività istruttoria del Comitato, il Ministro provvederà a nominare la Commissione tramite apposito decreto.
Infine il Dm appena firmato amplia i casi di inconferibilità dell’incarico di Commissario, includendo anche le condanne o i rinvii a giudizio per delitti contro il sentimento per gli animali.