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Commissioning, il mercato globale varrà 50 mln di dollari al 2024
La crescente attenzione all’efficienza energetica porterà il mercato legato ai servizi di commissioning in edilizia a una vera esplosione nei prossimi dieci anni. Parola di Navigant Research.
giovedì 23 luglio 2015
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Erika Seghetti
L’efficienza energetica e, e diventerà sempre più in futuro, una priorità del settore delle costruzioni. Per raggiungere dei risultati ottimali in termini di riduzione dei consumi e di razionalizzazione delle risorse non basta l’implementazione di tecnologie e soluzioni innovative ma è necessario che i sistemi funzionino in maniera corretta. Ecco che la pratica del commissioning (ovvero di “messa in servizio”), ancora poco diffusa a livello mondiale, vedrà nei prossimi dieci anni una diffusione capillare. A rivelarlo è l’ultimo report redatto da Navigant Research, Building Optimization and Commissioning Services, secondo cui nei prossimi anni si comprenderà sempre più come il monitoraggio del funzionamento di un sistema-edificio sia fondamentale per verificare se le prestazioni degli impianti installati rispondono a quelle previste nel progetto e per ottenere quindi dei risultati effettivi in termini di efficienza.
Il traino delle certificazioni green
Sviluppata negli Stati Uniti nel 1960 e poi nel Regno Unito nel 1970, come misura a garanzia della qualità dei nuovi edifici, la pratica del Building Commissioning ha assistito a un vero e proprio boom negli ultimi anni, grazie soprattutto alla diffusione di programmi di certificazione green. Ad essere cresciuta- spiegano gli analisti- è anche la consapevolezza da parte dei proprietari e degli occupanti degli edifici in merito ai risparmi ottenibili grazie a un ottimo funzionamento del sistema-edificio.
Un mercato da 50 mld di dollariQuesti cambiamenti in atto fanno presagire che nei prossimi dieci anni si assisterà a uno sviluppo capillare del settore legato ai servizi di Commissioning. Secondo Navigant il mercato globale arriverà al 2024 a quota 50 mln di dollari.