Con la compartimentazione antincendio, un’opera edilizia viene suddivisa in singoli volumi. Ciascuno di essi permetterà di contenere al proprio interno, per un tempo prefissato, l’eventuale incendio che dovesse verificarsi, senza pericolo di propagazione immediato alle altre parti dell’edificio. Su questa misura progettuale, classificata come S.3 dal Codice di prevenzione incendi, si sofferma un recente quaderno tecnico di approfondimento, consultabile sul portale Inail nel catalogo delle pubblicazioni.
Dal Codice soluzioni progettuali aggiornate tecnologicamente. Anche questa pubblicazione si inserisce nella collana di focus tematici che illustrano e spiegano le caratteristiche principali e le modalità applicative del Codice di prevenzione incendi. Entrato in vigore nel 2015, e modificato in alcuni punti nello scorso biennio, il Codice si presenta come un testo normativo organico, in linea con il progresso tecnologico e gli standard internazionali di protezione e prevenzione. Obiettivo del Codice è quello di offrire aggiornamenti a tecnici e progettisti, senza effettuare rotture nette con il passato e privilegiando l’approccio prestazionale, proponendo un insieme di soluzioni progettuali sia conformi che alternative.
La compartimentazione fra le misure di strategia antincendio. In particolare, la sezione S individua e analizza le strategie antincendio, in cui rientra la compartimentazione. Dopo aver premesso che la finalità di questa misura è la limitazione della propagazione dell’incendio e dei suoi effetti verso altre attività o all’interno della stessa attività, si spiega che essa viene realizzata in modalità diverse: con compartimenti antincendio, ubicati all’interno della stessa opera da costruzione, oppure interponendo distanze di separazione tra opere da costruzione o altri bersagli combustibili, anche ubicati in spazio a cielo libero. La trattazione descrive i livelli di prestazione, le caratteristiche generali, la progettazione e realizzazione dei singoli compartimenti. Illustra la distanza di separazione utile a limitare gli effetti dell’incendio e i metodi per determinarla.
Casi studio di analisi: stabilimenti, uffici, depositi. Come per le altre precedenti pubblicazioni su queste misure, anche nel volume dedicato alla compartimentazione sono esaminati esempi di progettazione di alcune attività. Nei singoli casi studio (fra cui stabilimenti di produzione di plastica, impianti di lavorazione di olii vegetali, edifici storici utilizzati per attività d’ufficio, costruzioni multipiano, magazzini e depositi), viene contestualizzata l’attività descritta, sono forniti i riferimenti normativi, e presentate le diverse soluzioni antincendio possibili.
La collaborazione interistituzionale fa parte del Piano di ricerca Inail 2019/2021. La monografia sulla compartimentazione è uno dei risultati della collaborazione scientifica ed editoriale fra il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail, la Facoltà di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Roma “Sapienza”, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e il Consiglio nazionale degli ingegneri, con il contributo tecnico di alcuni liberi professionisti. La collaborazione rientra nell’ambito dei progetti previsti nel Piano delle attività di ricerca dell’Istituto per il triennio 2019/2021.