In una nuova lettera (IN ALLEGATO) appena trasmessa al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, Carla Tomasi, Presidente FINCO, torna sul tema degli appalti e in particolare sulla situazione dei prezzi.
Alla lettera fa eco il VicePresidente Unicmi (FINCO) Mauro Furlan: "Piena sintonia con il contenuto della lettera della Presidente FINCO al Ministro delle Infrastrutture. Spero che il Senatore Salvini si mostri reattivo verso l'emergenza descritta. Confidiamo in un incontro sul tema".
"Attualmente" – si legge nella lettera della Presidente Tomasi – "gli Operatori Economici che si aggiudicano appalti nel corso del 2022 possono beneficiare dell’automatico inserimento nel bando di gara del meccanismo della revisione prezzi previsto – giustamente, vista la ben nota dinamica dei prezzi – dall’art. 29 del DL 4/22. Coloro che, invece, si sono già aggiudicati appalti nell’anno 2021, ed in quelli precedenti, vengono tutelati, in via eccezionale, dall’art. 26, del c.d. "Decreto Aiuti" (DL 50/22 convertito in Legge 91/22 Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina), solo fino alla fine del corrente anno.
Questa previsione “a termine”, per gli appalti che sono ancora in corso, pone in seria difficoltà il mondo delle costruzioni e, all'interno di esso, in particolare quello afferente alle opere specialistiche e super specialistiche che mi onoro di rappresentare come Presidente della Federazione.
FINCO, infatti, raggruppa 40 Associazioni nazionali di categoria ed oltre 17.000 imprese che rappresentano queste eccellenze del costruire e che, ancor più di altre, risentono di tale mancanza di adeguamento del livello dei prezzi, tenuto conto dell’alto livello di investimenti che sostengono in relazione al personale qualificato, ai macchinari ed alle tecnologie utilizzate: sono infatti aziende strutturate che non possono in alcun modo ripercuotere tali carenze di prezzo su altri fattori della produzione, né tantomeno lo vogliono.
Abbiamo certo apprezzato il fatto che il meccanismo della revisione prezzi e quello del riequilibrio contrattuale siano inseriti nella bozza di Codice dei Contratti Pubblici predisposta dal Consiglio di Stato, sulla quale confidiamo in un confronto con il Suo Dicastero; prima che però questi meccanismi vadano a regime, gli Operatori Economici che già stanno lavorando per la crescita del Paese, hanno necessità che il meccanismo di compensazione oggi in essere prosegua dopo il 31 dicembre 2022.
Anche al fine di non trovarsi nella condizione di dover sospendere i cantieri, confidiamo che l’art. 26, del DL 50/22, possa essere prorogato nel primo provvedimento utile".
IN ALLEGATO: Lettera Min. Salvini- Compensazione prezzi lavori in corso per anno 2023.pdf