Dal 2013 in avanti il comune di Nembro ha proceduto a un costante riaffido sempre alle stesse società dei servizi di elaborazione dati (nel settore contabile e finanziario; in materia fiscale ed Imu) e di verifica delle aree edificabili violando il codice appalti. Lo ha rilevato Anac, al termine del procedimento di vigilanza e controllo sui contratti pubblici dell’amministrazione bergamasca.
Il comune ha spiegato di aver disposto vari affidamenti diretti tenendo conto anche del proprio regolamento interno per i lavori, i servizi e le forniture che, per importi inferiori a 40mila euro, consente di trattare direttamente con un interlocutore per vari motivi tra cui la fiducia o la singola presenza sul mercato territoriale.
Il comune ha aggiunto di avere provveduto all’assegnazione di incarichi annuali, in modo tale da poter svincolarsi facilmente nel caso di insoddisfacente espletamento del servizio: quando lo stesso soggetto è stato nuovamente incaricato, la decisione è stata assunta a fronte dell’elevata soddisfazione per la qualità e puntualità delle prestazioni oltre che della bontà delle condizioni economiche praticate.
L’Anac ha contestato al Comune di Nembro due punti: la carenza di programmazione, innanzitutto. Il comune avrebbe potuto mettere a punto una programmazione pluriennale, anziché di fatto parcellizzare degli affidamenti. Tramite un’adeguata programmazione, la stazione appaltante avrebbe potuto garantire una maggiore concorrenzialità attraverso la previsione di una procedura di gara per lo svolgimento dei servizi in un più ampio lasso di tempo, consentendo così il rispetto dei principi generali della contrattualistica pubblica tra cui la consultazione di un maggior numero di operatori economici.
Il secondo punto contestato riguarda la sistematica violazione del principio di rotazione. Il Comune, riaffidando sempre alla stessa società i servizi in questione, non ha mai provveduto ad assicurare quel minimo necessario di rotazione negli affidamenti.
L’Anac raccomanda per il futuro al comune di Nembro un più puntuale rispetto dei principi generali dell’ordinamento e della normativa sugli appalti anche al fine di evitare – nel caso venissero segnalate ulteriori anomalie - il possibile configurarsi di danno erariale e possibili responsabilità di natura personale a carico dei soggetti coinvolti nelle relative procedure di affidamento.
Il provvedimento Anac è disponibile in allegato.