“Per far decollare lo sviluppo delle comunità energetiche i Comuni attendono il nuovo quadro normativo che ci sarà con l’emanazione dei decreti attuativi che il ministero della Transizione energetica avrebbe dovuto emanare entro il 30 giugno di quest’anno”. Lo ha detto il sindaco di Lecce e delegato Anci ad Energia e rifiuti, Carlo Salvemini, intervenuto alla trasmissione di Rai 3 “Fuori Tg”.
Attualmente – ha ricordato Salvemini – le comunità energetiche in Italia sono una realtà di nicchia che conta circa 35 esperienze mentre in Germania sono più di 500. Il coinvolgimento della comunità e dei cittadini in esperienze di questo genere – ha continuato il delegato Anci – è una concreta occasione di diffusione su larga scala, anche grazie ai 2,2 miliardi di euro che il Pnrr assegna allo sviluppo delle comunità energetiche per i Comuni sotto i cinquemila abitanti.
Come Anci – ha aggiunto Salvemini – accompagniamo e supportiamo le amministrazioni tramite accordi con il Gse e l’Enea per risolvere problemi non banali di carattere tecnico e procedurale. La svolta però – ha concluso il sindaco di Lecce – può arrivare dal nuovo quadro normativo e dai decreti attuativi per lo sviluppo di un settore che, è bene ricordarlo, non è disgiunto dallo sviluppo generale della produzione di energia rinnovabile, ancora lontana dal garantire l’auspicata autosufficienza energetica.