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Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), pubblicato il vademecum Anci - Gse

Il documento ha una finalità divulgativa e fornisce, con linguaggio chiaro, semplice e immediato, informazioni in merito ai meccanismi di sostegno previsti per le PA e per le comunità locali, nell'ambito del decreto CACER

mercoledì 22 maggio 2024 - Redazione Build News

CER

È stato pubblicato il Vademecum dell'ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) redatto con il supporto del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per i Comuni che vogliono orientarsi nel panorama delle configurazioni di autoconsumo e delle comunità energetiche rinnovabili.

Il documento ha una finalità divulgativa e fornisce, con linguaggio chiaro, semplice e immediato, informazioni in merito ai meccanismi di sostegno previsti per le Pubbliche Amministrazioni e per le comunità locali, nell'ambito del decreto CACER.

Il GSE, in coerenza con il proprio ruolo istituzionale, ha collaborato alla predisposizione del Vademecum, mettendo a disposizione le proprie specifiche competenze sulla condivisione dell'energia da fonti rinnovabili, al fine di agevolare la comprensione dell'attuale quadro normativo e regolatorio.

Collaborazione con il MASE

“Siamo molto lieti della collaborazione con il MASE e con il GSE su una misura così importante, anche dal punto di vista culturale, per i territori, che vale 2,2 miliardi di euro e che apre una strada alternativa alla decarbonizzazione, al contrasto alla dipendenza energetica e ai cambiamenti climatici, alla riduzione dei costi dell’energia, sia per i Comuni sia per i cittadini, a iniziare dalle famiglie in difficoltà in povertà energetica. Rivolgo un ringraziamento, in primis, al ministro Pichetto Fratin per l’impegno in sede di contrattazione europea su risorse e inserimento del ruolo dei comuni, testimonianza dello sforzo profuso per i territori e per le comunità in una misura così rilevante che si rivolge anche ai comuni più piccoli, alle imprese, alle parrocchie tramite un protocollo con la CEI, al terzo settore e a tutta la filiera coinvolta da una svolta epocale. Con il GSE abbiamo avviato da qualche anno un percorso di lavoro comune, con ottimi risultati. Ringrazio il presidente Arrigoni altresì per la sua disponibilità a mettere al servizio dello sviluppo di questa misura numerosissimi e capillari strumenti di formazione, sportelli sul territorio, tutor e ogni utile supporto”. Lo ha affermato il vicepresidente vicario ANCI Roberto Pella, intervenendo alla presentazione del Vademecum.

“Siamo consapevoli del valore strategico della misura, ANCI è in prima linea insieme al GSE per supportare le amministrazioni locali a cogliere l’opportunità, complessa ma sfidante, inserita in un quadro di integrazione con altri strumenti e di piena collaborazione con il MASE”, ha aggiunto Pella, auspicando “la più ampia partecipazione, come l’entusiasmo e il fermento proveniente dai territori finora hanno fatto presagire”.

Molteplici iniziative del GSE

Da parte sua il presidente GSE, Paolo Arrigoni ha affermato che “il vademecum con ANCI è un ulteriore strumento messo a disposizione dal GSE per supportare gli enti locali nel creare consapevolezza sul territorio dei benefici legati al nuovo meccanismo delle CER. Il GSE ha messo in campo molteplici iniziative per promuovere e informare sul ruolo che i Comuni possono avere, soprattutto quelli sotto i 5mila abitanti che possono beneficiare dei contributi PNRR. Tra questi, oltre a webinar tematici, seminari con le associazioni di categoria, newsletter, ricordo il nostro roadshow ‘Diamo energia al cambiamento’ nato per promuovere nei territori i vantaggi legati alla condivisione dell’energia”, ha concluso Arrigoni. ‎

Le esperienze dei Comuni

Durante la presentazione del vademecum sono intervenuti i sindaci Mario Conte (Treviso), Michelangelo Giansiracusa (Ferla) e Luigi Ferrero (Frinco) che hanno illustrato le loro esperienze di comunità energetiche territoriali. Dalla loro testimonianza è arrivata la conferma che, per favorire la transizione energetica attivata dalle CER, è necessario sia l’investimento nelle infrastrutture materiali che in assistenza tecnica in modo da supportare soprattutto gli enti locali minori nei percorsi di configurazione energetica attualmente possibili. In modo particolare il sindaco di Treviso, anche nella sua veste di presidente di Anci Veneto, ha “auspicato l’ampliamento dalla platea degli enti locali che possono accedere ai contributi per la transizione energetica, previsti dal Pnrr che è al momento limita questa possibilità ai Comuni sotto i 5 mila abitanti”.

Da parte sua il primo cittadino di Ferla ha auspicato che il volano rappresentato dalla comunità energetica territoriale, la prima in Sicilia, possa aiutare a contrastare lo spopolamento che interessa il suo comune che sta investendo molto nell’ecologia e nelle energie rinnovabili.

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