Lo sgravio fiscale fino al 110%, mediante il cosiddetto Superbonus per i lavori di efficientamento in edilizia, "in un triennio - sebbene il provvedimento di agevolazione scade a luglio 2021, ma è già in cantiere la proroga - si prevede un impatto sul Pil di 3 punti percentuali con una crescita di 63 miliardi di euro e una media di incremento occupazionale di 100 mila addetti l'anno compreso l'indotto", secondo la stima dell'Ance, l'Associazione nazionale dei costruttori.
Lo indica, in una nota l'agenzia per il lavoro Orienta, riferendo che, "in queste settimane, si stanno registrando percentuali di aumento di richieste di figure, a seguito dell'avvio del Superbonus, tra cui elettricisti (+ 13%), idraulici (+8%), caldaisti (+6%), operai edili e produzione materie edili (+6%), ingegneri (+5%), amministrativi (+4%), geometri (+3%), serramentisti (+3%), termoidraulici (+3%), carpentieri (+ 3%), contabili (+3%). Si prevede, inoltre, per il 2021 un impatto con percentuali a due cifre".
Inoltre, si sottolinea, i settori e gli ambiti che saranno più coinvolti dall'agevolazione fiscale "saranno soprattutto quelli dell'edilizia e settori collegati, come l'ambito assicurativo, gli esperti e consulenti fiscali e legali, le società di progettazione e manutenzione, società finanziarie, amministratori di condominio, commercialisti. Nello specifico, le professioni più richieste sono periti industriali e termotecnici, collaudatori, ingegneri, geologi, cappottisti, progettisti impianti tecnologici, e altre figure connesse". Per l'amministratore delegato di Orienta Giuseppe Biazzo, "il mercato del lavoro del comparto, compreso tutto l'indotto e i settori collegati, trarrà un enorme beneficio", anche in termini qualitativi, "tenuto conto dell'impatto sulle politiche energetiche e ambientali, il ricorso a nuove tecnologie e la conseguente domanda di profili professionali maggiormente qualificati", conclude. (fonte: ANSA).