In merito alla Nuvola di Fuksas, il Nuovo Centro Congressi Eur, Eur Spa rende noto che "In fase di sistemazione delle aree esterne, a seguito degli approfondimenti tecnici necessari, è stata riscontrata la traslazione del fabbricato (la Nuvola, ndr) costruito rispetto a quanto previsto dal Permesso a costruire, che ha comportato una riduzione della carreggiata di Viale Europa di circa 2 mt. Tale circostanza è stata analizzata congiuntamente all'Assessorato all'Urbanistica di Roma Capitale, oltre che in sede di Commissione Urbanistica al Municipio IX. L’errore è avvenuto nel 2008 in fase di start-up del progetto. In proposito al fine di risolvere la problematica puramente tecnica l'Assessorato all'Urbanistica ha aperto un tavolo di lavoro congiunto con gli uffici tecnici di Eur S.p.A".
Eur Spa aggiunge inoltre che "a seguito dei due incontri già avvenuti si stanno valutando congiuntamente le possibili soluzioni a garanzia dell'interesse dei cittadini, ottimizzando la fruibilità veicolare e pedonale del contesto urbano. Parallelamente Eur S.p.A. sta verificando le responsabilità che potrebbero essere singole o diffuse, interne e/o esterne all’Azienda. Soltanto quando si avrà un quadro certo, verranno valutate tutte le azioni necessarie a tutela dell’immagine della Società e a risarcimento di eventuali danni economici".
Nel periodo tra il 1998 ed il 2000, Eur S.p.A. ha bandito un concorso internazionale di architettura per la progettazione preliminare del Nuovo Centro Congressi dell’Eur, concorso aggiudicato al progetto elaborato dall’archistar Massimiliano Fuksas.
Le criticità dell'opera sono state messe nero su bianco dall'AVCP (ora ANAC) con la delibera n. 11 del 23 aprile 2014 (IN ALLEGATO), inviata al Dipartimento del Tesoro (Mef) in quanto azionista del committente, ed alla Procura della Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali danni erariali. L'atto è stato inviato anche al sindaco di Roma Capitale, all’impresa esecutrice, al presidente ed all’amministratore delegato di Eur S.p.A. e al responsabile del procedimento.
AVCP: COSTI SPROPOSITATI E TEMPI ECCESSIVI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI. L'Autorità ha rilevato che l’esecuzione dell’opera è stata caratterizzata da numerose varianti che, oltre a determinare un rilevante aumento dell’importo contrattuale, hanno influito sui tempi di realizzazione e comportato l’insorgere di un contenzioso tra stazione appaltante ed appaltatore. Parte di queste varianti appaiono riconducibili a carenze e inadeguate rappresentazioni dello stato di fatto del progetto esecutivo che si sarebbero potute evitare. Altre varianti che hanno comportato opere diverse ed aggiuntive, inoltre, non fanno parte delle fattispecie contemplate dal Codice degli appalti. Di particolare rilievo è la sproporzione delle ingenti somme corrisposte per le spese tecniche e la direzione artistica, complessivamente circa 20 milioni di euro. L’atto dell’Avcp mette in luce anche i tempi eccessivamente lunghi impiegati da parte del Comune di Roma nel rilasciare le prescritte autorizzazioni.
LE OSSERVAZIONI DELL'AUTORITÀ. Di seguito riportiamo nel dettaglio le osservazioni dell'Avcp sulla “nuvola di Fuksas”.
1) L’esecuzione dell’opera è stata caratterizzata da numerose varianti, che, oltre a determinare complessivamente un rilevante aumento dell’importo contrattuale, hanno influito sui tempi di realizzazione e comportato l’insorgere di un contenzioso tra stazione appaltante ed appaltatore. Alcune di tali varianti appaiono riconducibili a carenze e inadeguate rappresentazioni dello stato di fatto del progetto esecutivo, che si sarebbero potute evitare con un maggior approfondimento e la dovuta integrazione delle varie componenti della progettazione (architettonica, strutturale, impiantistica).
2) Con riferimento alle problematiche che hanno determinato la necessità di opere diverse e aggiuntive (varianti n.7 ed 8), le esigenze finalizzate ad una ottimale fruizione del complesso per l’attività congressuale derivano da criteri generali di flessibilità d’uso del complesso, che avrebbero dovuto essere tenuti in debito conto sin dalla progettazione originaria, in quanto passibili di incidere in modo rilevante sulla distribuzione interna degli spazi e sulla definizione degli impianti, interferendo con le altre opere, e così dando luogo a variazioni sostanziali non riconducibili alle fattispecie dell’art.132 del Codice.
3) La variante “migliorativa” n. 3, che ha contemplato una diversa ed evidentemente più efficace concezione della struttura nei confronti dell’azione sismica, tra l’altro con modesta riduzione di spesa, configura una previsione progettuale iniziale comunque passibile di essere perfezionata.
4) Sproporzione tra costo delle opere e importo delle spese tecniche, in particolare per quanto attiene le spese per la progettazione delle opere complementari e la direzione artistica.
5) Al di là delle problematiche e delle prescrizioni avanzate da enti terzi, che Eur S.p.A. e il Comune si sono trovati ad affrontare, l'Autorità rileva, per l’acquisizione dei titoli edilizi, anche una cronologia dei passaggi attraverso i vari organi del Comune connotata da tempi eccessivi e relativamente ai quali non sono state fornite adeguate motivazioni.
6) Circa il contenzioso già definito con accordo bonario, alcuni dei maggiori oneri riconosciuti all’appaltatore avrebbero dovuto essere più propriamente inseriti nelle varianti; ciò in quanto detti oneri sono sostanzialmente lavorazioni aggiuntive, la cui necessità è emersa nel corso dell’esecuzione.
7) L'Autorità ravvisa deficit dovuti alla eccessiva frammentazione del contratto in sub-contratti, evidenziati come una concausa di parte dei ritardi dalla (prima) direzione dei lavori; al riguardo restano valide, in vista del contenzioso ancora pendente, le osservazioni formulate circa l’esigenza che la commissione ex art. 240 del Codice valuti con attenzione, avendo riguardo a quanto indicato dal direttore dei lavori, il concorso di eventuali responsabilità dell’Impresa nei ritardi maturati nell’esecuzione, atteso che gran parte delle richieste economiche avanzate si fondano sull’anomalo andamento dei lavori.
Leggi anche: “Centro Congressi Eur (Roma), ‘La Nuvola’ di Fuksas è pronta per aprire i battenti”