Una nuova ricerca della Global Commission on the Economy and Climate sostiene che investire nel trasporto pubblico a bassa emissione, nell'edilizia efficiente, e nella gestione efficiente dei rifiuti urbani potrebbe generare risparmi globali in spesa energetica per 17mila miliardi di dollari entro il 2050, oltre ai benefici per la salute e per l'ambiente.
I risparmi potrebbero addirittura arrivare a 22mila miliardi di dollari se i governi mondiali aumentassero gli sforzi, per esempio incentivando l'innovazione green, tagliando i sussidi ai combustibili fossili e introducendo una tassa sulle emissioni.
I passi che le città fanno per ridurre la propria impronta di carbonio – ha dichiarato l'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, inviato speciale dell'Onu per le città e il cambiamento climatico - riducono anche i costi energetici, migliorano la salute pubblica e aiutano ad attrarre nuovi residenti e nuove imprese. Questo rapporto può contribuire ad accelerare il progresso che le città stanno facendo in tutte queste aree, mettendo in evidenza le politiche intelligenti e promuovendo la cooperazione attraverso iniziative come il Compact of Mayors.
COMPACT OF MAYORS. Il rapporto raccomanda che le città si impegnino in strategie di sviluppo urbano a basse emissioni di carbonio entro il 2020. Raccomanda inoltre le città ad impegnarsi nel “Compact of Mayors”, una coalizione globale di sindaci e funzionari con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra locali, migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici, e monitorare i progressi in modo trasparente. Più di 130 città - che rappresentano più di 220 milioni di persone - sono già impegnate nel Compact of Mayors.
CITTÀ GREEN. Investire nelle città verdi potrebbe tagliare le emissioni di gas a effetto serra di 3,7 miliardi di tonnellate di CO2 l'anno entro il 2030, più delle attuali emissioni di tutta l'India. Secondo stime Eurostat, nel 2014 le emissioni dei 28 Paesi dell'UE sono state pari a 3,18 miliardi di tonnellate di CO2.