Anammi, l’Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori d’Immobili, lancia l'allarme: le procedure relative al Bonus Facciate potrebbero saltare per via dell’emergenza coronavirus.
“Lo stop è sacrosanto e lo abbiamo ribadito ai nostri associati tuttavia, il rallentamento dell’intero iter procedurale mette in forse i tempi delle ristrutturazioni e rischia di far saltare l’intera operazione”, evidenzia Giuseppe Bica, presidente dell’Anammi.
Infatti, il Bonus Facciate del 90% si applica solo alle spese effettuate nell'anno 2020.
“I condòmini ci avevano manifestato in queste settimane un grande interesse per questa detrazione. In media, un immobile nelle grandi città ha almeno 50 anni di età e non sempre è costruito con materiali di qualità. Il nostro patrimonio edilizio, ormai piuttosto invecchiato, ha dunque bisogno di queste iniziative”, spiega Bica. Rallentare gli adempimenti “significa bloccare una macchina che era già partita e che stava portando vantaggi ai condòmini, di solito molto restii a spendere sulle ristrutturazioni condominiali, e all’edilizia, che dopo anni di crisi, si stava risollevando”.
“Per avviare l’iter occorre la delibera dell’assemblea condominiale con il voto della maggioranza degli intervenuti all’assemblea e la metà del valore dell’edificio, ovvero 500 millesimi. Non sappiamo quanto durerà l’emergenza sanitaria ed il timore che tutto questo si tramuti in un progressivo blocco dei lavori di rifacimento, con il relativo danno economico per il parco immobiliare, i condòmini e le ditte coinvolte, è molto forte”, sottolinea Bica.
ANAMMI AL GOVERNO: RICONSIDERARE LE DISPOSIZIONI SUL BONUS FACCIATE. “Ci serve più tempo per la procedura, al Governo e all’amministrazione fiscale chiediamo dunque una proroga sul termine dei pagamenti, in modo da permettere ai condòmini di usufruire di questa agevolazione. Sul tema, siamo disponibili a collaborare, individuando soluzioni idonee, di concerto con le istituzioni”, conclude il presidente dell'Associazione.