La qualità architettonica per il rilancio di una cultura urbana collettiva. E’ l’obiettivo a cui punta il Protocollo d’Intesa di durata triennale per la diffusione dei concorsi di progettazione che definisce regole chiare e qualità all’altezza della città sottoscritto oggi da Roma Capitale, Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia (OAR).
Il Campidoglio, attraverso l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale e grazie al contributo di CNAPPC e OAR, vuole che il concorso di progettazione diventi da adesso in poi uno strumento idoneo e imprescindibile ad identificare quelle politiche di rigenerazione urbana che possano promuovere la cultura architettonica all’interno del contesto pubblico attraverso i principi di efficienza, efficacia e trasparenza.
Il CNAPPC metterà a disposizione di Roma Capitale gratuitamente, grazie ad una apposita convenzione con il soggetto banditore individuato dal Campidoglio, la piattaforma web concorsiawn.it per la promozione e l’organizzazione dei concorsi, che avrà i seguenti requisiti:
- concorso internazionale aperto da divulgare e promuovere attraverso la rete di rappresentanza nazionale e internazionale degli Ordini;
- garanzia che a tutti i concorrenti ammessi al secondo grado verrà corrisposto un rimborso spese;
- affidamento al vincitore del concorso dell’incarico di progettazione delle fasi successive alla procedura concorsuale;
- una giuria composta da almeno cinque membri di chiara fama, esperti sul tema, di cui tre nominati dal soggetto banditore, uno in rappresentanza del CNAPPC e uno in rappresentanza dell’OAR.
La procedura concorsuale sarà quindi fondamentale per selezionare il miglior progetto che risponda alle esigenze dell’Amministrazione e della sua città.
Il concorso rappresenta anche uno strumento di crescita della cultura urbana collettiva sui temi della qualità architettonica e della trasformazione delle realtà urbane e territoriali attraverso l’implementazione di momenti di confronto e di condivisione con le comunità investendo la pubblica amministrazione di un ruolo attivo nella ricerca del miglioramento della qualità negli interventi pubblici.
Inoltre, il Protocollo prevede che il Consiglio Nazionale e l’Ordine di Roma e Provincia al termine delle singole procedure concorsuali organizzino eventi specifici e un catalogo (instant book) con i risultati del concorso e dei primi dieci progetti ammessi.
I concorsi di architettura – dichiara l’Assessore all’Urbanistica Luca Montuori - sono lo strumento principale attraverso cui far rinascere un dibattito intorno ai temi della cultura urbana nella nostra città. Grazie al confronto tra cittadini, professionisti e imprenditori deve maturare la consapevolezza del ruolo che la trasformazione del paesaggio in cui abitiamo ha nel tempo in cui siamo. Lo spazio della città costituisce il contesto in cui si sviluppano le nostre vite e quindi siamo convinti che la sua trasformazione sia patrimonio di tutti, un patrimonio su cui dobbiamo confrontarci per mantenere questo spazio vivo e vitale, ricco e intenso, oggi e nel futuro. Attraverso i concorsi di architettura, con la possibilità di selezionare i progetti migliori, più innovativi, abbiamo il dovere di rispondere alle sfide che la contemporaneità ci sottopone per migliorare la qualità della vita delle persone.
Desidero esprimere a Roma Capitale e all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Roma – sottolinea il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Giuseppe Cappochin - il mio più vivo apprezzamento per la sottoscrizione del Protocollo di intesa per l’indizione di concorsi di progettazione in due gradi. Il Protocollo promuove, infatti, attraverso i concorsi cultura, qualità, trasparenza e legalità nella selezione dei progetti delle opere pubbliche, dando così concreta attuazione ad uno dei più importanti obiettivi del recente ottavo Congresso Nazionale ‘Abitare il Paese - Città e territori del futuro prossimo’.
La sottoscrizione di questa convenzione – conclude il Presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia, Flavio Mangione - è l'inizio di un importante percorso di dialogo che, partendo dalle Istituzioni coinvolte, vuole arrivare a interessare i cittadini e gli architetti sui temi che riguardano la trasformazione degli spazi urbani. I professionisti saranno coinvolti in questo processo attraverso il concorso di progettazione, strumento principe per intervenire sulla città attraverso un confronto democratico e culturalmente alto in grado di garantire qualità e condivisione pubblica dei fenomeni sociali.