Il primo consiglio è scegliere la giusta temperatura
Per ottenere il massimo comfort all’interno dell’abitazione senza sprecare energia, l’impianto di condizionamento deve essere gestito in maniera corretta. Questo significa innanzitutto impostare la temperatura in modo da evitare un’eccessiva differenza termica fra interno ed esterno. AiCARR consiglia di regolare il condizionatore intorno ai 26°C e, in ogni caso, la legge stabilisce che non si scenda al di sotto dei 24°C: ovviamente, nessuno subirà controlli all’interno della propria abitazione, ma in questo caso deve prevalere il buon senso. Se 26°C possono sembrare tanti, si deve considerare che già la sola funzione di deumidificazione è in grado di rendere più confortevole il clima interno, pur senza diminuire effettivamente la temperatura.
Il secondo consiglio è direzionare correttamente il getto d'aria.
È inoltre importante che l’aria condizionata non sia indirizzata direttamente sulle persone: alcune macchine dispongono di sensori a infrarossi che percepiscono i movimenti in ambiente e direzionano di conseguenza l’aria. E' inoltre necessario prestare particolare attenzione al punto di installazione dell’unità interna e ‘giocare’ sul movimento delle alette che orientano il getto.
Terzo consiglio la modalità notturna
Il condizionatore può senz’altro essere attivato anche di notte, tenendo conto però che l’organismo durante il sonno necessita di una temperatura più elevata che in fase di attività; per questo, quasi tutti i condizionatori dispongono della funzione ‘sleep’ o ‘notturna’, che regola in tal senso la temperatura, con minore dispendio di energia. Osservati questi accorgimenti, il condizionatore può essere utilizzato tranquillamente anche in presenza di bambini piccoli e anziani.
Quarta indicazione pulire i filtri.
L’efficienza energetica dell’impianto di condizionamento e il benessere di chi lo utilizza sono strettamente correlati ad una regolare e scrupolosa manutenzione delle macchine. L’operazione più semplice, eseguibile anche dall’utente, è la pulizia manuale dei filtri, presenti in tutti i terminali d’impianto e destinati a purificare l’aria in entrata.
Infine, eseguire la giusta manutenzione.
E' poi importante che l’impianto sia controllato regolarmente - il ministero della Salute consiglia ogni due o tre anni - da un tecnico qualificato (e certificato se agisce sul circuito frigorifero), in grado di verificare che non ci siano perdite di gas refrigerante e che la macchina esterna e le unità interne funzionino correttamente in caso contrario ne ripristinano il corretto funzionamento”. Quelle proposte da AiCARR “sono regole semplici da seguire, ma possono davvero fare la differenza in termini di confort all'interno di case ed uffici ed in termini di risparmio, economico ed energetico.